Alla ricerca delle Commissioni perdute. Non è la saga di un film ma quanto da un anno accade a Palazzo Mazzoli. Commissioni sempre più assenti e consiglieri di opposizione sempre meno coinvolti negli affari amministrativi. Così, nonostante le rimostranze di qualcuno, nessuno sembra essere interessato allâargomento.
Ma la vera bufera è allâinterno della Terza commissione consiliare, soprattutto dopo la decisione del consigliere Gianfranco Rufa di dimettersi. Così lâex assessore Lombardi che ne è presidente non ha i numeri per lavorare e anche lâultima convocazione è andata deserta. Ma nemmeno la scelta del consigliere Stefano Iannarilli recentemente passato con la maggioranza (pur sedendo ancora in minoranza, soluzione discutibile ma necessaria visto il difficile e delicato quadro politico allâinterno del circolo dem) ha facilitato le cose rendendo le Commissioni ancor più di parte.
«Alla luce del nuovo assetto politico che si è venuto a definire con lâappoggio alla maggioranza del consigliere Iannarilli - ha ribadito Gianfranco Rufa durante lâultimo consiglio comunale - credo sia opportuno e doveroso, dopo le tante promesse, ârivedereâ la composizione delle commissioni consiliari del nostro Comune. Già da tempo, e con le mie dimissioni dalla commissione sanità , avevo criticato le compagini e gli equilibri che erano stati imposto. Ad oggi devo purtroppo constatare che le mie opinioni e soprattutto le mie dimissioni non hanno sortito alcun auspicabile cambiamento, evidenziando in tal maniera lâinutilità delle stesse Commissioni e lâarroganza della maggioranza. Pertanto rinnovo in forma ufficiale, inosservanza delle regole di una buona amministrazione democratica, la richiesta di revisione e ricomposizione delle Commissioni».
Alla commissione sanità è rimasto solo il presidente Egidio Lombardi. «à ormai un anno che non riesco a convocare la commissione - interviene il consigliere renziano - avevo già chiesto in consiglio di nominare nuovi membri perché così non si riesce a lavorare e ogni assemblea va a vuoto. A cosa serve essere presidente di un qualcosa che di fatto non esiste?». E intanto vista la posizione di Iannarilli anche le altre commissioni sono ormai sbilanciate verso la maggioranza. Una situazione di stallo che poco piace alle minoranze e che richiama il sindaco ad una doverosa scelta.