Alla fine è arrivato anche il tanto atteso advisor che dovrà studiare un piano di rilancio per la controllata Atf e del “Sistema Fiuggi” anche con investitori privati. La scelta è caduta sulla Sinloc (Sistema Iniziative Locali) SpA di Padova, con un capitale sociale di quasi 28 milioni di euro, costituito anche in compartecipazione da numerose fondazioni d’istituti di credito: Compagnia di San Paolo 19,05%, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna 13,40%, FondazioneCassa diRisparmiodi Padova e Rovigo 13,40%, Cassa Depositi e Prestiti 11,29%, Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde 9,52%, Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone 9,52%, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo 4,76%, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì 4,76%, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia 4,76%, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca 4,76%, Fondazione Tercas 4,76%.

La mission per Sinloc è di «Promuovere, sostenere e investire in iniziative di sviluppo locale che creano valore nel tempo per investitori e comunità di riferimento». Con importanti fette del capitale della stessa Sinloc investito in: «Alcune società (partecipate) il cui obiettivo è quello di collaborare allo sviluppo del territorio quali società di progetto originate prevalentemente da operazioni di paternariato pubblico privato e finalizzate alla realizzazione e gestione di specifiche infrastrutture sul territorio, holding settoriali e territoriali originate in collaborazione con istituzioni pubbliche ed investitori istituzionali legati al territorio con lo scopo di promuovere e gestire investimenti infrastrutturali in determinati settori, finanziarie regionali con le quali Sinloc condivide la missione di supporto allo sviluppo locale».

A guidare la Sinloc SpA è oggi il commercialista Luca Annibaletti nato a Milano il 4 febbraio 1963 con laurea con lode in Economia Aziendale conseguita presso la Bocconi di Milano e nella Pontificia Università Lateranense e un corso in Dottrina Sociale della Chiesa. Al suo attivo negli anni numerose collaborazioni con advisor di primissimo livello quali Ernest & Young. Insomma il consulente c’è ed è certamente di spessore, come tanti altri che sono passati a Fiuggi negli ultimi anni. In molti ricorderanno la Deloitte & Touche, oppure la Pricewaterhose.

Come sempre però anche questa volta alla Sinloc toccherà fare i conti, oltre che con il mercato ed i tempi stringenti, soprattutto con quella che era e resta la sfida più difficile per quanti giunti a Fiuggi cioè la logica e le dinamiche della vita politica fiuggina. Incrociamo le dita e speriamo che le tante cicatrici che porta la città siano servite almeno da lezione.