Non câè stato nemmeno il tempo per tirare una boccata dâossigeno, dopo lâarrivo dei primi trenta profughi della settimana scorsa, che lâemergenza è tornata a toccare livelli di guardia. Nella giornata di ieri ne sono arrivati altri 40, con loro câerano anche due donne incinte, al settimo e ottavo mese di gravidanza. In provincia di Frosinone, secondo una prima stima, sono presenti 2000 richiedenti asilo.
Un vero e proprio record per la Ciociaria, con gli uomini della protezione civile ei volontari della croce rossa impegnati su ogni fronte, sin dal mattino, nelle operazioni di accoglimento di questo fiume di disperati che fuggono dallâAfrica o dall'Asia. Nuove ondate di arrivi sono previste fino alla fine dâagosto. à un flusso continuo che rende vano anche il bando emanato dalla prefettura di Frosinone nei giorni scorsi, che prevedeva unâaccoglienza di circa 130 persone. La gara è stata assegnata completamente. Quattro le società partecipanti, una delle quali è rimasta esclusa per mancanza della documentazione necessaria. Ad aggiudicarsi il bando sono state la Eureka, la Integra e la Formulando, tre cooperative specializzate nella gestione dei profughi. Le stesse che ieri sera hanno anche proceduto a trasferire le 79 persone presenti nel campo dellâex Mtc ai centri dâaccoglienza.
La tensione resta, comunque, alta. Tanto che i prefetti, in una riunione tenutasi a Roma, hanno chiesto al consiglio dei ministri di procedere con la dichiarazione dello stato dâemergenza. «Voglio ringraziare - ha detto il prefetto Zarrilli - gli operatori del comune capoluogo, della Protezione Civile, della Croce Rosse, della Asl, della Caritas e di tutte le componenti del volontariato laico e religioso che, nonostante le difficoltà contingenti dovute agli incessanti e numerosi sbarchi sulle nostre coste, sono riusciti, in così breve tempo e con grande impegno e sacrificio, ad installare ed organizzare soluzioni alloggiative alternative allâattuale collocazione di prima emergenza».