Domani Maria Elena Boschi, ministro delle riforme del governo Renzi, sarà a Frosinone per illustrare le ragioni del Sì al referendum autunnale. Oltre a lei ci sarà il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Maria Elena Boschi in questi giorni ha partecipato alla convention dei Democratici negli Usa, a Philadelphia, nel corso della quale è stata ufficializzata la candidatura di Hillary Clinton alla Casa Bianca.
Lâappuntamento a Frosinone è alle ore 18.30, presso il salone di rappresentanza dellâAmministrazione Provinciale. Ad accogliere la Boschi lâintero stato maggiore locale del Partito Democratico: i senatori Francesco Scalia e Maria Spilabotte, il deputato Nazzareno Pilozzi, lâassessore regionale Mauro Buschini, il consigliere regionale Marino Fardelli, il presidente del Consorzio Asi Francesco De Angelis, leader dellâarea maggioritaria del partito in provincia. Ci sarà naturalmente, nelle vesti anche di padrone di casa, il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Oltre al segretario provinciale Simone Costanzo e al presidente Domenico Alfieri.
In questa occasione i Democrat dovranno dare prova di unità , non soltanto perché il ministro Boschi e il presidente Zingaretti sono esponenti di rilievo assoluto del Pd. Ma anche perché il tema dellâincontro è nevralgico sul piano politico nazionale.
Il segretario provinciale Simone Costanzo dice: «à fondamentale sostenere con successo le ragioni del Sì al referendum. Lâobiettivo è chiaro: cambiare il Paese e, con esso, la vita dei cittadini. Stiamo parlando di riforme attese da decenni, riforme coraggiose che vanno nella direzione di diminuire i costi della politica e rendere più snello lâiter del legislatore. La Federazione provinciale del Pd da tempo sta lavorando alla costituzione dei comitati, promuovendo incontri di dibattito e di informazione sulla materia referendaria. Naturalmente la presenza contemporanea del ministro Maria Elena Boschi e del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti dà anche il senso della valenza del convegno. Non possiamo fallire lâappuntamento referendario».