Ognuno resta convinto delle proprie ragioni. Dopo un lungo botta e risposta nessuno riesce a convincere lâaltro e così il dibattito su facebook si conclude con una fumate nera. Ad accendere la miccia è stato lâex assessore Igor Fonte, nonchè presidente onorario dellâassociazione âPeppino Impastatoâ, che a proposito della legalizzazione della cannabis, la cui proposta è oggetto di discussione in Parlamento, argomenta: «Legalizzare la cannabis in Italia vorrebbe dire infliggere un grande danno economico alle mafie, che gestiscono questo mercato in maniera criminale in tutte le sue fasi. Effetti collaterali della cannabis? Sicuramente non vi farà vedere pupazzi immaginari giapponesi, per quello avete già uno strumento pericolosissima: il vostro smartphone».
Passando due ore e il responsabile della comunità Exodus punge Fonte nel vivo: la legalità . «Il giudice Borsellino già tempo fa ebbe a spiegare che la legalizzazione della cannabis non avrebbe minimamente scalfito gli interessi della mafia. Borsellino va bene per intitolare le piazze ma non come testimone da ascoltare sulla criminalità organizzata?».
Fonte non si scalfisce e resta convinto della sua teoria: «Ritengo che il cervello umano sia più danneggiato da uno smartphone che dalla cannabis».
à fumata nera.