«Questa è interruzione di pubblico servizio: vergognatevi». La protesta è andata in scena ieri mattina all’ufficio Anagrafe dove erano in ferie entrambi i dipendenti che si occupano dei cambi di residenza. E le persone - circa venti - giunte in municipio per ricevere i servizi, sono state rispedite a casa. La rabbia è salita forte: dal piano terra del nuovo edificio fino alle “stanze alte” del segretario comunale. Se qualcuno si è rassegnato ed è tornato a casa, altri non hanno mandato giù il disservizio ed hanno palesato tutto il loro dissenso.

«Io ho preso un permesso dal lavoro - si sfoga un giovane - non è ammissibile che vengo qui e non posso ricevere dei banali e semplici servizi come un cambio di residenza. Da lavoratore dico che le ferie sono sacre quindi, per carità, non metto sotto accusa i dipendenti. Ma è mai possibile, mi domando, che chi di dovere ha firmato le ferie a entrambi oppure non abbia pensato a trovare un sostituto per tempo?».

Domande e dubbi legittimi, inviati all’assessore al ramo Benedetto Leone che, appena insediatosi, ha annunciato di voler dare una svolta sul personale premiando la meritocrazia. A tal proposito va evidenziato che nella riunione dei giorni scorsi in municipio tra l’amministrazione e le sigle sindacali è emerso che «nella precedente consiliatura non c’è stata nessuna forma di dialogo con gli amministratori e che sono stati considerati sempre come un qualcosa di negativo per l’attività del comune.

I sindacati - ha detto il sindaco - hanno quindi accolto positivamente la nostra convocazione e tengo a precisare che noi abbiamo intenzione di ricreare quel rapporto di collaborazione che invece, a detta di tutte le organizzazioni sindacali, l’amministrazione Petrarcone ha distrutto. Detto ciò confido nella collaborazione di personale e sindacati per riuscire a dare un vero e proprio cambio di passo alla gestione delle attività quotidiane del Comune di Cassino. La macchina amministrativa deve muoversi armonicamente e non un pezzo alla volta».