Ormai è una telenovela che ogni giorno si arricchisce di nuovi episodi e di puntate al limite tra fantasia e realtà. Se il lieto fine sarà a favore di D’Alessandro che governa la città, oppure di Petrarcone che ha presentato il ricorso al Tar, questo lo decideranno i giudici il prossimo autunno, che già si preannuncia caldissimo.

Ma, parallelamente ai ricorsi dei candidati, subito dopo le elezioni sono scattate - a seguito di segnalazioni - le indagini della Procura in alcune sezioni. Dopo la scoperta di un elettore che avrebbe votato pur stando in Svizzera, sarebbero emersi altri particolari di non poco conto. Stando a quanto riferito dagli stessi residenti di Sant’Angelo, a seguito di una raffica di interrogatori, numerose persone ascoltate dalla polizia giudiziaria avrebbero riferito addirittura di non essere mai andate a votare, sebbene dalla sezione 30 il loro nome risulterebbe nell’elenco dei votanti. E il giallo si infittisce sempre di più, soprattutto sulla sezione numero 30. E a Sant’Angelo non si parla d’altro.

Intanto l’altro filone, quello dei ricorsi, va avanti parallelamente. Scaduti giovedì i termini per presentare ulteriori ricorsi al Tar, ai giudici amministrativi spetterà il compito di valutare - oltre che l’istanza del candidato consigliere Trotta (che chiede di rivedere la trascrizione dei verbali) - anche quella dell’ex sindaco Petrarcone che chiede di riandare al voto in tutte le 33 sezioni viste le anomalie riscontrate in almeno 18 sezioni. Di cosa si tratta? Anzitutto le schede fantasma. Esempio: se in una sezione c’erano 1.000 aventi diritto e si sono recati al voto in 850, dovrebbero esserci 150 schede non votate. Ma in alcuni casi le schede avanzate sono o di più o di meno. Come mai, domanda l’ex sindaco?

E ancora: nella compagine delle liste che sosteneva la candidatura a sindaco di Tullio Di Zazzo compare lo stesso candidato in due liste, la 25 e la 26. Per questi aspetti, e non solo, si chiede l’annullamento del primo turno e quindi anche del ballottaggio, questo significa ritornare alle urne.