Riscossione coattiva dei crediti vantati da Acea, il Tar del Lazio, sezione di Latina, dice no al ricorso dell’associazione Codici. Quest’ultima agiva contro il ministero dell’Economia e nei confronti di Acea spa e Acea Ato5 spa per l’annullamento del decreto del 22 febbraio 2016 di autorizzazione alla riscossione coattiva tramite ruolo dei crediti della società Acea Ato 5-gruppo Acea spa, relativi alla tariffa del servizio idrico integrato dell’ambito territoriale numero 5 Lazio meridionale.

In sostanza, nei casi di grave e cronica morosità, Acea Ato 5 era stata autorizzata dal dicastero ad avvalersi di Equitalia per la riscossione coatta dei crediti. La ricorrente sosteneva di «agire in giudizio al fine di tutelare gli utenti da ipotetici, potenziali e futuri effetti derivanti dell’attività di riscossione coatta, mediante ruolo delle somme dovute per il servizio idrico integrato».

Per il Tar, tuttavia, «l’autorizzazione gravata è del tutto inidonea ad arrecare “agli interessi collettivi tutelati dalla parte ricorrente alcuna lesione concreta ed attuale”, posto che “La lesione prospettata nel ricorso appare, invece, meramente futura e potenziale, e cioè legata alla concreta attuazione dei meccanismi di riscossione coattiva, pertanto riconducibile ad atti ulteriori rispetto a quelli oggetto di impugnazione”». Il ricorso pertanto è stato dichiarato inammissibile.