La questione di possibili irregolarità alle urne nella recente tornata elettorale per le amministrative, dopo il doppio sequestro in tribunale e in Prefettura, continua a tenere banco.
Dal Palazzo di giustizia non trapela nulla. Magistrati e polizia giudiziaria sono impegnati in un lavoro certosino quanto delicato per non lasciare nulla al caso: ogni singolo aspetto dovrà essere ponderato con lâesperienza e la capacità dei professionisti del tribunale di Cassino. E grazie allâimpegno del dottor Luciano DâEmmanuele, procuratore capo, e del dottor Bulgarini a cui è stata affidata lâindagine, la verità sembra essere ormai vicina.
Su delega dei magistrati di piazza Labriola, infatti, i carabinieri della Compagnia di Cassino (agli ordini del maggiore De Luca e del tenente Grio) stanno conducendo - nel massimo riserbo dovuto - tutti gli accertamenti del caso. Unâattività di natura documentale, visto che al momento sono proprio le carte a parlare. E a raccontare la verità . Uno e soltanto uno, almeno fino ad oggi, risulta essere il âseggio che scottaâ. Quello, cioè dovesi sarebbero verificati - sempre secondo le contestazioni sollevate e ora oggetto di riscontro - le presunte irregolarità .