Ha perso la casa, dorme in stazione e ora è anche vittima dei bulli. È la storia di Giorgio Gasperini che, da sei anni, da quando il suo appartamento popolare gli è stato occupato dorme alla stazione. Le sue notti si alternano tra un pisolino nella sala d’aspetto e un altro nei giardinetti della stazione con un intervallo, quando la stagione lo permetta, a corso della Repubblica.

È da un po’ di tempo che Gasperini è stato preso di mira da un gruppo di giovani che spadroneggia nella stazione ferroviaria.
Come racconta il suo amico Franco Rossi che lo aiuta «Gasperini dorme su una sedia di legno da sei anni. Ma ora dorme con il terrore, con un occhio chiuso e un aperto». È sempre sul chi va là. Dopo una serie di minacce che, in qualche caso hanno sfiorato l’aggressione fisica non è più sicuro alla stazione. Per questo chiede protezione, ma soprattutto un intervento delle istituzioni per porre finire al suo peregrinare da una panchina all’altra.

Da quando il suo alloggio popolare gli è stato occupato, Gasperini, che soffre anche di una serie di malanni dovuti anche al lungo soggiorno all’aperto, non è più riuscito a trovare una sistemazione. Inizialmente, nel 2013, l’Ater gli aveva offerto un altro immobile, ma essendo senza caldaia Gasperini si era rifiutato di prenderne possesso con il risultato di vederlo occupare.

Da qui anche una causa civile contro lo stesso ex istituto case popolari che, tra un rinvio e l’altro, si trascina senza esito dal 2013. Da allora nulla è cambiato. O anzi qualcosa è cambiato in peggio: Gasperini non può più dormire neanche alla stazione.