Estate, tempo di ferie ma anche di nodi che vengono al pettine. E quello della sanità sorana è particolarmente ingarbugliato. Non arrivano buone notizie, infatti, da reparti e corridoi del SS.Trinità e, in particolare dai reparti di Pediatria e Ginecologia. Personale insufficiente a coprire i turni, parti (e ferie) a rischio, richiesta d’aiuto da parte dei medici e degli infermieri che sarebbe finita, nero su bianco, in un esposto alla procura della Repubblica.

A denunciare una situazione non più tollerabile è il presidente del consiglio comunale di Vicalvi ed ex ginecologo dell’ospedale sorano, Dino Riggi, che della delicata questione del SS.Trinità ha informato numerosi colleghi della Valcomino perché, dice, «dal prossimo 18 luglio potrebbe non essere più possibile partorire a Sora. Un’eventualità - sottolinea Riggi - che deve essere assolutamente scongiurata. Purtroppo, da quanto ho potuto apprendere direttamente in ospedale, i medici non riescono a coprire i turni: nel reparto di Ostetricia e Ginecologia la copertura di personale sarebbe garantita almeno fino al 17 luglio. E poi? Cosa succede se il personale, assolutamente insufficiente per gestire la mole di lavoro nel reparto, va anche in ferie? L’ipotesi che sta circolando, insistentemente, è quella che a Sora non sia più possibile accettare partorienti. Per non parlare del reparto di Pediatria, dove i soli quattro medici in servizio, senza un responsabile, non riescono a coprire interamente le necessità quotidiane. Cosa si deve fare allora? Per quanto mi riguarda - ha sottolineato ancora il dottor Riggi - ho immediatamente ritenuto opportuno, anche in qualità del mio ruolo di presidente del consiglio comunale di Vicalvi, informare il sindaco del mio paese, Gabriele Ricciardi, così come quelli di altri centri della Valcomino, affinché facciano sentire voce e peso in questa situazione di emergenza».

Intanto anche il sindaco di Sora è in attesa di conoscere l’esito dell’incontro che il commissario della Asl, Macchitella, ha avuto con i vertici della Regione Lazio. Ma non è tutto: sulla grave situazione della struttura sanitaria di via San Marciano, legata all’emergenza estiva, sarebbe stato presentato anche un esposto alla Procura della Repubblica.