Un volo dal secondo piano, da oltre quattro metri d’altezza. Poi il dolore, la disperazione, la corsa dei medici e degli infermieri che hanno preso tra le braccia quel corpicino leggero. Quello di un piccolo di soli tre anni che giocando ha perso l’equilibrio ed è precipitato, poco prima delle 16, sull’asfalto di un marciapiedi ancora rovente di sole. La “tragedia” si è consumata in via Lombroso, traversa di via Rossini, alle spalle del centro affollato che di notte ospita la movida cassinate.

A un passo dal corso principale della città. Per cause che restano ancora al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Cassino, il piccolo è caduto mentre stava giocando con i suoi fratellini in casa, per ingannare uno dei tanti pomeriggi torridi. Ora che, con le scuole chiuse, tutti e tre potevano giocare insieme senza alcuna limitazione. Si è trattato di una frazione di secondi. Poi solo il tempo di guardare in basso, da quell’unica finestra dalle persiane verdi aperta per far entrare un po’ d’aria. E vedere il suo corpicino a terra, a pancia in giù.

I testimoni

«Ero seduto alla panchina del giardinetto davanti alla palazzina, quella accanto alla mia. Ho visto un’ombra che cadeva. Non ho realizzato che potesse essere uno dei bambini che abitano in quella casa. Ho registrato un tonfo, poi ho visto uno dei fratellini che si affacciava per guardare giù e ho capito. E mi sono avvicinato senza toccarlo. Ho chiamato subito i soccorsi ma è caduta la linea e sono salito a casa mia, per riprovare a chiamare il 118, mentre c’erano altre persone del vicinato che stavano contattando soccorsi e carabinieri». «Il piccolo era immobile, con del sangue su un lato della testa. La madre, poco dopo, si è affacciata e ha urlato. Grida terribili. Allora lui ha avuto la forza di girare appena la facciaverso l’alto. E ha mosso una gamba - ha continuato un’altra testimone - Sono arrivati i medici e lo hanno portato in ambulanza». I bambini, tre fratellini di origini nigeriane, erano ben conosciuti dalle famiglie che occupano le palazzine Ater che affacciano l’una di fronte all’altra formando unasorte di corte interna, aperta.

Una famiglia che nel tempo si è ben integrata con i cassinati, con i figli più grandi iscritti nelle scuole della città martire e i genitori divenuti a tutti gli effetti membri della comunità. «Forse la madre era sotto la doccia. Non si è resa conto. Era sempre attenta. Speriamo che tutto vada per il meglio» ha aggiunto una vicina con le lacrime agli occhi. Sull’asfalto, in corrispondenza della finestra ancora aperta un guantino colorato. Sarà compito dei militari - coordinati dal maggiore De Luca e dal tenente Grio ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Probabile che il bambino sia caduto mentre giocava sul letto, vicino alla finestra, quando ha perso l’equilibrio ed è precipitato.

L’arrivo di un’eliambulanza

Le condizioni del bambino sono apparse subito molto gravi. Un quadro clinico delicato, vista l’età e l’altezza da cui è precipitato. Dopo una prima stabilizzazione all’interno dell’ambulanza, il piccolo è stato trasportato al Santa Scolastica di Cassino dove è atterrata poco dopo un’eliambulanza - il nuovo servizio regionale AW139 al suo “debutto” - per trasferirlo al Bambin Gesù. Atterrata nella piazzola all’interno della Città vaticana,ha permessounintervento immediato. L’intera comunità è sotto choc. Non solo i vicini di casa, scesi tutti in strada e stretti alla famiglia. La notizia è divenuta subito virale. E sono iniziate ore dense, di attesa e preghiera.