Un boccone le va di traverso e il ricevimento del matrimonio di suo figlio rischia di trasformarsi in tragedia. Momenti di terrore, l’altra sera, per la moglie dell'ex sindaco di Isola del Liri, Luciano Duro, durante la cena di nozze del loro figlio, in un noto ristorante di Arpino. Manola D'Orazio, 66 anni, sta- va festeggiando insieme alla fa- miglia e a centinaia tra parenti e amici il giorno tanto atteso per suo figlio e sua nuora, in una splendida location nella città di Cicerone, dove si stava servendo una cena luculliana.

Dopo la cerimonia, una serata che si preannunciava di puro divertimento, tra balli e musica, attendeva la nuova coppia di sposi e quanti li circondavano per festeggiare il giorno del “sì”. Improvvisamente, però, un boccone, probabilmente di carne, è andato di tra- verso alla madre dello sposo. La donna, non riuscendo a deglutire ma neanche a liberarsi di ciò che le rendeva impossibile il passaggio dell’aria, ha iniziato ad accusare i classici sintomi dell'insufficienza respiratoria.

Era all'incirca mezzanotte quando, nel trambusto generale, sono stati allertati i soccorsi, tra l’apprensione di tutti i commensali e il timore per quanto potesse accadere.

Intanto un infermiere, che era tra gli invitati alla cerimonia, ha cercato di aiutare la donna, praticandole la manovra di disostruzione. Ma soltanto all'arrivo del personale del 118 di Arpino e di un'auto medica di Isola del Liri la sessantaseienne è riuscita a liberarsi del boccone, che ostruiva la respirazione e che, nel frattempo, l'aveva resa cianotica. Subito, per accertamenti e per le successive cure, la signora D’Orazio è stata trasferita al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Trinità di Sora, dove è rimasta sotto osservazione dei medici che, qualche ora dopo, hanno sciolto la prognosi. Per i familiari, gli sposi e tutti gli invitati che hanno assistito con ansia e paura a quei terribili momenti, sono stati attimi davvero drammatici. Fortunatamente, grazie ai soccorsi tempestivi e alla celerità degli interventi, tutto si è risolto per il meglio.