«Stazionarie». Così dal reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina definiscono le condizioni dell’uomo di 28 anni ricoverato martedì scorso con febbre altissima e in stato soporoso. Il giovane è ancora in coma, assistito costantemente dai medici e dagli infermieri del reparto diretto dal primario Carmine Cosentino. Le sue condizioni sono ancora gravi ma stazionarie.

Sembra comunque accertato che il ragazzo non è affetto da meningite, una delle ipotesi che era circolata subito dopo il suo aggravamento. Il decorso delle sue condizioni escluderebbe infatti che possa essersi trattato della temibile infezione batterica che attacca le meningi del cervello.

I medici propendono piuttosto per una encefalite virale, tanto che hanno inviato i prelievi effettuati sul ragazzo all’ospedale Spallanzani di Roma, centro di riferimento nazionale per l’identificazione dei virus. Per completare gli esami di laboratorio ci sarà bisogno di qualche giorno ancora. Solo allora i sanitari dell’ospedale pontino potranno stabilire una diagnosi certa e indirizzare meglio la terapia.

In Comune il sindaco Massimo Lombardi non ha ricevuto alcuna comunicazione dalla Asl, come accade quando si sospetta un caso di meningite e bisogna provvedere rapidamente alla profilassi antibiotica sulle persone venute a contatto con il soggetto contagiato. Intanto per la famiglia del giovane e per gli amici sono giorni di trepidante attesa, confidando nel lavoro dei medici e nella fibra forte del ragazzo.