La farmacia Centrale deve cessare l’attività in via dei Sanniti e riaprire dove era ubicata prima del trasferimento, cioè nel centro storico di Atina. Sentenza esplosiva quella emessa dal Consiglio di Stato e depositata ieri: vengono così accolte le ragioni del comitato di cittadini che aveva fatto ricorso al Tar di Latina, prima, e successivamente al Consiglio di Stato.

In dettaglio la sentenza emessa dispone che siano dichiarate nulle le ordinanze n° 12 e 49 del 2015 del sindaco di Atina, del nulla osta del 26 ottobre scorso e l’atto unico del 27 ottobre 2015. Inoltre si dispone che “il Comune di Atina ordini la cessazione dell’attività farmaceutica presso i locali di via dei Sanniti n. 175,fissando un termine perentorio, non superiore a sessanta giorni, salvi gli ulteriori provvedimenti di riapertura della farmacia presso il centro storico”.

Ma le motivazioni riportate a sostegno della sentenza dicono altro. Si scrive che Atina si è dotata di due farmacie per tenere conto della particolare conformazione del territorio comunale con due centri importanti distanti e mal collegati tra loro. Ma – sostiene il Consiglio di Stato – trasferendo una farmacia “per effetto del quale uno dei due centri abitati rimane privo dell’esercizio farmaceutico, mentre l’altro viene ad averne due, si contraddice platealmente la stessa ragione di essere di due farmacie invece di una sola”.

Sorpresa e incredulità è stata espressa da una parte della popolazione atinate, mentre soddisfazione nell’altra, quella del comitato e di quanti lo hanno sostenuto per oltre sei anni.

Silenzio a palazzo Cantelmi, ma non v’è dubbio che si darà corso alla sentenza: in caso contrario, è scritto, verrà nominato un commissario ad acta.