Una lettera in busta chiusa. Dalle mani del vescovo di Sora, Gerardo Antonazzo, è finita direttamente in quelle di Sua Santità , papa Francesco. Poi più di qualche parola sussurrata nellâorecchio di Jorge Mario Bergoglio, che è sembrato particolarmente attento a quello che il monsignore gli stava dicendo. Gesti eloquenti che non sono sfuggiti a molti dei circa tremila fedeli della Diocesi, arrivati in piazza San Pietro ieri mattina in occasione del giubileo straordinario, con pullman e mezzi privati. Ma neanche alle telecamere di Tv2000 che seguiva lâappuntamento in diretta e che ha ripreso i due distinti momenti. Inequivocabili. Sarà stata la questione di Gallinaro lâargomento del fitto colloquio personale tra il papa e il vescovo della Diocesi di Sora e Cassino, mentre gli altri porporati erano in fila per salutare il pontefice? Cosa ci sarà scritto su quel foglio che monsignor Antonazzo ha consegnato direttamente nelle mani del papa, per essere sicuro che quel messaggio arrivasse alla sua destinazione finale senza troppi giri negli uffici del Vaticano? Difficile non accostare questi gesti alla recente e infuocatissima questione dello scisma di Gallinaro che si è abbattuta come uno tsunami non solo sul piccolo centro valligiano ma sullâintera provincia e, ovviamente, sulla Santa Sede, scatenando anche la dura reazione della âNuova Gerusalemmeâ. Tanto che lo stesso sindaco di Gallinaro, Mario Piselli, nei giorni scorsi ha inoltrato una lettera a papa Bergoglio. Quella di ieri, però, deve aver avuto un tenore diverso se a consegnarla, direttamente nelle mani di Francesco è stato proprio il vescovo Antonazzo, che oggi pomeriggio, alle 18, andrà a celebrare messa nella chiesa di San Giovanni Battista ed Evangelista.
Il paese aspetta con ansia di ascoltare le sue parole e, a questo punto, magari anche di conoscere le reazioni di papa Francesco. A margine di tutto questo, però, una giornata di festa programmata da tempo, con migliaia di fedeli che hanno gremito piazza San Pietro per il giubileo straordinario. Tra loro anche i massimi rappresentanti dei quattro comuni della Diocesi: Giuseppe Golini Petrarcone sindaco di Cassino, Ernesto Tersigni di Sora, Anselmo Rotondo di Pontecorvo e Libero Mazzaroppi di Aquino, che non hanno mancato di immortalare la giornata, accanto a monsignor Gerardo Antonazzo e ai vicari Lecce e Tamburrini.