Doveva aiutare unâazienda a ottenere dei finanziamenti pubblici per le start up. ma i documenti tardavano ad arrivare e così, nellâattesa, il Lazio ha perduto il diritto a beneficiare dei fondi. Niente più soldi allâazienda, ma il professionista, un commerciali- sta frusinate voleva essere pagato lo stesso per la consulenza svolta.
Così, secondo lâaccusa avrebbe ottenuto dai responsabili dellâazienda mille euro con la scusa di poter accelerare lâerogazione della somma e il felice esito della pratica. Ma ormai il danno era fatto e il finanziamento era svanito. Così i titolari di una ditta edile di Roma hanno denunciato il professionista: lâaccusa è di millantato credito.
Davanti al gup Pierandrea Valchera e al pubblico mini- stero Giuseppe De Falco ieri era in programma il processo con rito abbreviato. Il commercialista del- lâazienda, difeso dallâavvocato Mario Cristofari, era stato ingaggiato dalla società tramite delle conoscenze comuni.
Lâobiettivo era quello di accedere ai finanzia- menti ai giovani imprenditori e alle start-up. Unâoccasione ghiotta per la società attiva nel mondo dellâedilizia. Ma i finanziamenti per lâinnovazione necessitano di una copiosa documentazione.
Carte su carte che però, da Roma, tardavano ad arrivare. E questo nonostante i solleciti del commercialista. Bisognava documentare diverse cose a cominciare dalla fattibilità del progetto pro- posto e che soprattutto vi erano concrete possibilità di avere successo. Solo a queste condizioni sarebbero arrivati gli aiuti pubblici. Ma lâinvio della documentazione, più volte sollecitata dal professionista, non è stato tempestivo. E così, nelle more, la regione Lazio è stata esclusa dai benefici a vantaggio delle regioni meridionali. Tuttavia, se quelle carte fossero giunte per tempo qualche possibilità di accedere ai fondi, in caso di approvazione del progetto, potevano ancora esserci.
Il professionista, al quale spettava una percentuale del 10% sul finanziamento erogato, voleva esser pagato lo stesso per il lavoro svolto. E allora, stando alle accuse, avrebbe millantato amicizie importanti per farsi sbloccare la pratica e ottenere il finanziamento. Ma essendo il Lazio fuori dai giochi, la cosa non si è concretizzata.
Da qui la denuncia presentata dallâimpresa romana contro il professionista ciociaro. Che ora si difende e respinge le accuse. Ieri, dopo esser stati corretti alcuni vizi di no- tifica che avevano imposto lo slittamento dellâudienza in passato, il procedimento per il giudizio abbreviato è stato incardinato. A ottobre la decisione.