A Frosinone ci si ammala più del doppio rispetto al resto del paese di asma e di broncopatia cronica ostruttiva. È la sintesi dei dati del questionario al quale sono stati sottoposti oltre tremila cittadini. A rendere noti i dati, nel corso di un convegno organizzato con l’ordine degli avvocati diFrosinone, è stata l’Associazione medici di famiglia per l’ambiente. Al convegno, particolarmente partecipato, sono intervenuti il gip Francesco Mancini, il vescovo di Frosinone Ambrogio Spreafico, i dottori Umberto Messia, Giovambattista Martino, Teresa Petricca, rispettivamente presidente, coordinatore e responsabile scientifico dell’associazione, il procuratore Giuseppe De Falco, gli avvocati Fabio Padovano, Rossella Reale e Nicola Ottaviani. I risultati dei due questionari compilati da 3.096 cittadini (“centraline biologiche”) di Frosinone su asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva.

Secondo i dati riferiti dalla dottoressa Petricca i casi di asma sono stati 958, un terzo del campione. La prevalenza a Frosinone è del 30,9%, ovvero il doppio della media nazionale, che è pari al 15%. Una prevalenza significativa soprattutto tra i più giovani (34,2% per la fascia 15-20 anni) anche se «sorprendentemente» presente anche in un’età matura dove «la scienza parla di un’origine da stress ossidativo (quale quello indotto dalle polveri sottili) - ha rimarcato la dottoressa - e dai danni epigenetici secondari al contatto del Dna con gli agenti fisici inquinanti».

I medici hanno rimarcato che non c’è differenza tra Frosinone alta e Frosinone bassa, al di là dei dati differenti sul pm10 delle due centraline. Si parla infatti di un’«incidenza analoga a Frosinone alta e Frosinone bassa, con, addirittura, una lieve prevalenza a Frosinone alta. Evento che testimonia la presenza di agenti nocivi che indifferentemente agiscono su tutta la città indipendentemente dal livello di altezza. Il dato, peraltro, attesta come sia “la concentrazione dei cittadini malati” la vera testimonianza dell’inquinamento aereo, al di là dei valori matematici rilevati dalle centraline Arpa rispetto alle polveri sottili». Per la broncopneumopatia cronica ostruttiva a Frosinone è stata rilevata un’incidenza del 19,2%, mentre la media nazionale è intorno al 7% e con prevalenza nel sesso maschile; prevalenza che sale con l’avanzare dell’età. Analoga risulta la percentuale di prevalenza per la Bpco tra Frosinone alta e Frosinone bassa. I dati sono stati consegnati simbolicamente al sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, «con l’augurio - ha concluso la Petricca - che il sindaco stesso ne possa fare l’uso migliore a salvaguardia del nostro ambiente»