Un nuovo incarico, quello affidato ieri mattina al comandante del Ris, il dottor Rapone, per proseguire negli accertamenti.

Accertamenti che riguarderanno, sembrerebbe molto da vicino, gli esami in atto sul corpo di Serena, affidati all’anatomopatologa Cristina Cattaneo, direttrice del Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense (Labanof) di Milano, dove la studentessa di Arce resta in attesa del completamento delle analisi richieste in questi nuovi sei mesi di indagine concessi per incastrare la mano assassina. Massimo riserbo, come è giusto che sia in questa fase d’indagine, sulla tipologia di accertamenti in corso. Ciò che invece proseguono senza troppi misteri sono i prelievi di dna a diverse decine di persone. Dentro e fuori Arce.

Una possibilità indicata già nel dispositivo della riapertura delle indagini del giudice Lanna. Le laboriose attività vanno di pari passo: da un lato quelle sul corpo della studentessa, dall’altro quelle poste in essere a oltre 700 chilometri di distanza.

Una speranza per la famiglia Mollicone che, assistita dall’avvocato De Santis, segue con molta apprensione l’evolversi delle delicate verifiche. Tutto questo proprio mentre anche la riapertura del giallo sulla morte di Santino Tuzi, che con quello di Serena presenta un evidente punto di intersezione, ha portato una ventata di ottimismo nei cuori di chi attende giustizia da così tanti anni.

Guardare a distanza l’operato degli inquirenti che stanno andando avanti nel più stretto riserbo equivale ad osservare la filigrana dell’intenzione del giudice Lanna: il suo dispositivo appare come lo storyboard di una serie di attività investigative, molto diverse tra loro, che convergono verso un unico fondamentale obiettivo.

Nessuna certezza sui tempi di attesa per il ritorno a casa della salma che resta al Labanof di Milano almeno fino a fine giugno, nella considerazione che proprio in un tempo limitato dovranno essere consegnate le relazioni effettuate. E che il 10 luglio la proroga delle indagini avrà termine salvo una richiesta eccezionale che potrebbe essere presa in considerazione dalla Procura.