L’Alfa Giulia non è ancora sul mercato americano, ma dai primi numeri registrati sul mercato italiano, dove ha fatto il suo debutto meno di un mese fa, già si intravedono segnali positivi. Che la partenza per la berlina prodotta a Piedimonte era ottima si era già intuito con il primo porte aperte, quando la Giulia ha subito oltre 35.000 visite da parte degli appassionati, un vero e proprio bagno di folla.

Inoltre nella giornata di ieri il responsabile Fca per l’Area Emea (ovvero il mercato dell’auto europeo), Alfredo Altavilla, ha chiarito che le vendite della nuova berlina del Biscione in questa prima fase, stanno andando molto ma molto bene. Non sono stati chiariti i numeri di vendite, ma comunque il dirigente ha fatto intendere che le cose vanno meglio del previsto. Tanto che si prevede un surplus di lavoro per gli operai dello stabilimento di Cassino.

A confermarlo sono anche le sigle sindacali. Mirko Marsella della Fim-Cisl spiega che si è passati dalla produzione giornaliera di 40 modelli a quasi 200, quindi sono pochi gli operai ancora in regime di solidarietà e già prima della pausa estiva di agosto, dunque, è possibile prevedere il reintegro di tutte le 3.900 tute blu in modo che in autunno, quando partirà anche il Suv, si potrà finalmente procedere con le nuove assunzioni. Il Biscione trascina in alto l’interesse per le vetture del Gruppo Fca: Giulia ha fatto letteralmente schizzare in alto le ricerche di vetture di Fiat Chrysler Automobiles su “AutoScout24”, il sito leader per la compravendita di veicoli online con oltre 2,5 milioni di annunci.

La nuovissima berlina prodotta nel sito pedemontano ed entrata in commercio alla fine di maggio, proprio lo scorso mese ha registrato un aumento di ricerche di annunci del 170% sull’onda della presentazione ufficiale alla stampa della gamma avvenuta il 10 sulla pista sperimentale di Balocco.

La curiosità del pubblico di appassionati nei confronti di questo modello che dovrebbe rinverdire i fasti del Biscione di un tempo, ha riacceso l’attenzione nei confronti dei modelli a trazione posteriore della casa: non a caso l’Alfa Romeo 4C, è stata protagonista di un incremento del 74%. I motori sono insomma ripartiti: ma ora Cassino è veramente pronta per l’accelerata decisiva.