La procura ha chiuso le indagini per estorsione. E ora un gigolò frusinate di 48 anni rischia di finire sotto processo. L’uomo era stato arrestato il 13 novembre del 2015 su denuncia di una commerciante frusinate che aveva raccontato di aver subito continue richieste di denaro, da lei assecondate, per timore che i rapporti tra i due finissero all’orecchio del marito.

Subito dopo la convalida era finito ai domiciliari e dopo un mese liberato. Stando alle accuse, la donna avrebbe offerto cene e di fatto mantenuto il gigolò. Continue richieste di denaro alle quali all’inizio lei non ha saputo dire di no, poi esasperata dalla situazione aveva vuotato il sacco, finendo per non temere le conseguenze sul piano familiare.

L’uomo, che è assistito dall’avvocato Giampiero Vellucci, ha sempre negato le accuse ha spiegato sin dal primo interrogatorio che quelle somme erano a lui dovute in cambio delle prestazioni sessuali da lui offerte.

«Lei voleva l’esclusiva», ha raccontato il gigolò e così aveva aumentato le sue richieste economiche. Poi qualcosa si è rotto, la denuncia della donna, l’arresto, l’inchiesta, una perizia sugli sms scambiati tra i due amanti e ora la chiusura delle indagini con tanto di richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura. Ora si attende la fissazione dell’udienza preliminare e lì il giudice deciderà se ci sono gli estremi per l’apertura di un processo o se si dovrà optare per un’archiviazione.