Un giro dâaffari milionario, quello legato alla Nuova Gerusalemme di Gallinaro, dietro lâombra - pesante - del riciclaggio. à questa lâipotesi avanzata dalla Procura di Cassino che sta cercando di capire se le ingenti movimentazioni di soldi riscontrate dagli inquirenti siano o meno lecite. Se, dunque, le somme finite sotto la lente siano frutto di ricche e spontanee donazioni da parte di fedeli e seguaci, oppure no. Se le stesse somme possano essere state accumulate per la costruzione della âcullaâ o se i flussi in questione fossero destinati ad altro tipo di attività . Lâindagine, che sembrerebbe ancora in pieno corso, ha finito per coinvolgere cinque persone, tutte legate al movimento della âChiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemmeâ.
Le ipotesi della Procura
«Occorre vedere se si possa restare nel campo della liceità , se tutto sia conforme alla legge o ci siano gli elementi per poter confermare lâipotesi di riciclaggio», ha sottolineato il procuratore capo DâEmmanuele che, pur non potendo offrire informazioni di rilievo, ha confermato la presenza di 5 coinvolti e di unâindagine tuttâora aperta.
La genesi dell'inchiesta
A mettere in motola macchina degli inquirenti sarebbero state due attività separate di polizia e fiamme gialle di Sora ora riunite in un unico fascicolo finito direttamente nelle mani del dottor Bulgarini. Potrebbe essere, dunque, che sia gli agenti che i finanzieri della città volsca abbiano notato qualche dettaglio degno di approfondimento, tanto da aprire in tempi diversi - ma sulla medesima vicenda - una doppia indagine. Ora divenuta un unico binario su cui muoversi per fare chiarezza. Possibile che gli importanti (parliamo di milioni e milioni di euro) flussi finanziari sotto la lente siano frutto della generosa elargizione di fedeli? Probabile. Ma câè qualcosa di più che gli inquirenti di piazza Labriola vogliono capire, visto che lâipotesi per la quale stanno lavorando nel più stretto riserbo è legata a unâidea di riciclaggio: con quale scopo? Perchè ripulire le somme di cospicue donazioni? Al momento tutte le ipotesi restano aperte. Compresa quella che si tratti di un riscontro dettato soltanto dallo scrupoloso lavoro degli inquirenti a cui, ovviamente, non sarebbe potuta sfuggire una movimentazione di denaro tanto imponente. Diciamo un eccesso di zelo. Un atto dovuto, dunque. Anche perchè nessun conto risulta sequestrato nè congelato. Tanta la curiosità su un altro aspetto: a cosa questi soldi servissero. Alla costruzione della âcullaâ? Possibile. Oppure âsemplicementeâ ad aiutare persone bisognose.
Le possibilità sono davvero tante. Solo lâesito dei risconti da parte della magistratura potrà offrire una chiave di lettura e qualche rassicurazione ai fedeli. E come in ogni indagine che si rispetti, oltre ad unâattenta e laboriosa analisi documentale, ora si passerà ad ascoltare persone e a incrociare i dati. Una mole generosa, secondo i ben informati. Al centro dellâintera vicenda, però, al di là degli aspetti squisitamente investigativi, resta quello spirituale. Resta la voglia di capire se oltre alle motivazioni addotte per la scomunica (consapevoli che il delitto che Santa Romana Chiesa imputa al gruppo denominato âBambin Gesùâ è quello di scisma) ci sia dellâaltro. Cioè se le due cose -la âdiffusione di dottrine falsamente religioseâ da un lato, lâapertura di unâinchiesta per riciclaggio, dallâaltro - possano essere tenute insieme da un nuovo elemento, ancora incomprensibile. Oppure se si debba continuare a trattare la questione come un âfatto di fedeâ disgiunto dalla necessità di approfondire lâaspetto economico.