Rapine nei bar e nelle pizzerie: ci sono due fermi. Sono un uomo e una donna. Lei avrebbe messo a segno colpi nei bar e pizzerie, lui avrebbe fatto il palo.

Il cerchio si è stretto dopo l’ultimo episodio di ieri mattina andato a vuoto al bar “Il cappellaio matto” a Ferentino, dove la rapinatrice è stata costretta a fuggire senza bottino per la prontezza del titolare.

Per ore ieri è stata ascoltata una giovane donna nella caserma dei carabinieri di Alatri. Proprio ad Alatri sarebbe stata rintracciata la presunta “Eva Kant”. Dagli inquirenti non trapela nulla, vige il massimo riserbo. Intanto ieri l’ottavo colpo, non andato però a buon fine, si è verificato nel locale sulla Casilina.

«Aveva il volto coperto da una sciarpa indossata come passamontagna e tenendo in pugno il coltello mi ha detto di darle i soldi - il racconto del titolare del bar “Il Cappellaio matto” Massimiliano Gennari - Io le ho risposto che se voleva il denaro doveva venire a prenderli dalla mia tasca, poi le ho sbattuto la porta in faccia e le sono corso dietro fino alla macchina e sono riuscito a toglierle la sciarpa, poi è salita in auto ed è fuggita».

Sono andati a vuoto anche i tre colpi registrati la sera prima, uno a Supino e due sulla Casilina. Al Bar Fashion sono stati i clienti a mettere in fuga la rapinatrice. Era stato sventato anche il colpo al bar “Patrizia” a Frosinone, in via Gaeta. Tre rapine a buon fine, invece, si sono registrate a Veroli e a Morolo, il primo nel bar vicino al distributore Total Erg a Castelmassimo, il secondo alla pizzeria “Le zie” a San Giuseppe Le prata, nel territorio verolano e infine a Morolo, in un locale di ristoro sulla Morolense.

Nella giornata di oggi non si escludono clamorosi sviluppi sulla posizione dei due sospettati fermati ieri dalle forze dell’ordine. Le indagini sul caso sono state condotte congiuntamente da polizia e carabinieri.