Adescava le prostitute dell’area industriale di Frosinone e poi le rapinava. È l’accusa che è costata un arresto al 33enne frusinate B.G. Nei confronti di quest’ultimo è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare sui richiesta del pubblico ministero Maria Pia Ticino e firmata dal gip Pierandrea Valchera.

Le indagini, condotte dai carabinieri di Ferentino, aveva preso le mosse da due rapine denunciate da altrettante prostitute nel giro di una decina di giorni, dal 5 al 15 maggio. Stando alla ricostruzione effettuata dagli investigatori dell’Arma, l’uomo, operaio della zona, con una scusa avvicinava le prostitute.

Solo che, invece, di contrattare la prestazione, con una mossa fulminea colpiva le ragazze pe rimpossessarsi della borsetta. In un caso si sarebbe impossessato di 300 euro contenute nella borsetta della malcapitata di turno, nell’altro il bottino sarebbe stato più pingue con 800 euro e un iPhone 4. Dopo gli assalti, l’uomo fuggiva a tutta velocità.

Tuttavia a incastrarlo sono state oltre alle testimonianze e al riconoscimento fotografico delle vittime, anche alcune riprese della videosorveglianza delle attività della zona industriale. Il 33enne, difeso dagli avvocati Giuseppe Spaziani e Claudia Padovani, nei prossimi giorni sarà sottoposto a interrogatorio di garanzia per fornire la sua versione dei fatti.