Un falso premio assicurativo in scadenza, pena una mora ancora più elevata dellâimporto da pagare. Una consulenza legale non ancora saldata allâavvocato per una vecchia pratica rimasta in sospeso. Ispettori dellâAgenzia delle Entrate che devono verificare situazioni patrimoniali per evitare sanzioni e grane con il fisco; dipendenti del Comune che annunciano imminenti controlli nellâabitazione; operatori di società elettriche o idriche incaricati di effettuare la manutenzione straordinaria sulle apparecchiature. E, infine, per essere al passo con i tempi, anche sedicenti candidati in cerca di voto.
Sono tutte facce di una stessa medaglia: la truffa studiata ad arte che, purtroppo, a differenza di economia, occupazione e sviluppo non conosce crisi. Quello dei raggiri, soprattutto a danno degli anziani e delle persone apparentemente più indifese è un fenomeno in crescita e, a quanto pare, sempre nuovo, tante e tali sono le sue âvariantiâ.
I falsi assicuratori
Da Frosinone a Cassino, da Sora a Veroli, da Anagni ad Alatri: quella dei finti agenti assicurativi è un âcavallo di battagliaâdei truffatori che giocano soprattutto sullâaspetto distinto, su modi di fare gentile su una specifica abilità discorsiva che finisce per⦠âipnotizzareâ. Puntano soprattutto le persone sole e piuttosto in là con gli anni, si avvicinano e iniziano a parlare fingendo di conoscere la persona, grazie a particolari abilità che consentono loro di estorcere alla vittima informazioni preziose senza che questa sene accorga. Raccontano la storia di una vecchia parcella che il figlio o la nuora o, anche il nipote, non hanno saldato e, con affabile pazienza, riescono ad entrare in casa, dove, magari con lâaiuto di un complice, distraggono il malcapitato e ripuliscono lâabitazione. O, in altri casi, si fanno consegnare il contante disponibile prima di salutare cordialmente e dileguarsi nel nulla.
I sedicenti candidati
Con le elezioni comunali alle porte, la trovata dei falsi candidati è servita su un piatto dâargento. Lâultimo caso è quello accaduto in una zona periferica di Sora, nelle scorse settimane. Due uomini suonano il campanello di unâabitazione e, con la scusa di essere candidati consiglieri in cerca di voti, tentano di introdursi in casa, magari per una chiacchierata e per spiegare cosa hanno intenzione di fare se eletti. Peccato, però, che si tratta soltanto di un espediente per cercare di arraffare quello che, distratti i proprietari, riescono a trovare in cassetti e armadi. Nel caso di Sora, fortunatamente, il colpo non è riuscito
I finti funzionari del Comune
Arriva dal piccolo centro valligiano di Picinisco lâultimo episodio ai danni di unâanziana che ha ricevuto una strana telefonata. Fingendosi impiegato comunale, un giovane uomo, dallâaltro capo del telefono, ha annunciato unâimminente visita a casa della signora, senza specificare i motivi. In questo caso i carabinieri, avvisati immediatamente, hanno avviato le indagini scoprendo che dal Comune non era partita alcuna chiamata. Lo stesso municipio, inoltre, ha emesso un avviso per avvertire i cittadini dei tentativi di truffa con questo stratagemma.
I truffatori in divisa
Ancora più âstudiataâ, poi, è la trovata dei falsi carabinieri o poliziotti, con tanto di divisa e mostrine. Arriva dal capoluogo, ad esempio, il caso di unâanziana convinta, attraverso una telefonata da parte di un finto militare dellâArma, che i soldi della pensione, ritirati una settimana prima, fossero falsi. «Siamo carabinieri â le hanno detto - La stiamo contattando per informarla che i soldi della pensione sono falsi. Ma non si preoccupi tra poco un collega verrà a prenderli e le riporterà quelli veri». Il denaro, 700 euro, la donna lo ha consegnato allâuomo in divisa che, poi, ovviamente, non ha più rivisto.
Una parola è troppa, due sono poche Nonno Libero invita a chiamare il 113
Sicuri ad ogni età . à lo spot, in cui Lino Banfi, nei panni di nonno Libero, riesce in extremis a sventare il tentativo di truffa al bancomat nei confronti di un anziano signore. Infatti il testimonial di una campagna della polizia di Stato è Lino Banfi, che nei panni di nonno Libero, vigila sul protagonista dello spot, in rappresentanza di tutte le persone a cui l'iniziativa si rivolge, in particolare gli anziani, che risultano tra le vittime più bersagliate da truffatori senza scrupoli.
«Hai visto? Sembrava tardi, ma si può intervenire in tempo!» dice nonno Libero al suo amico che era la vittima di turno. «Attenzione - ricorda Banfi - non lasciate mai le persone di una certa età a fare queste operazioni da sole: la banca, il bancomat, la posta, perché dovunque ci sono soldi si diventa vulnerabili».
La campagna, risalente a qualche tempo fa, è stata realizzata grazie alla grande amicizia di Banfi per la Polizia di Stato e con la collaborazione del regista Paolo Carrino e dellâistituto bancario Bnl-gruppo Bnp Paribas che Lâattore Lino Banfi durante le riprese dello spot hanno sostenuto il progetto.