Vaccinazioni a numero limitato, assurdità degne di una sanità al collasso. Due giovani mamme si sono recate all’ufficio prenotazioni della Asl, con la ricetta del medico che prescriveva vaccinazione per i loro piccoli.

Dopo aver atteso il loro turno, la signorina al terminale, nello scorrere l’elenco delle specialità e le date per effettuare la prenotazione, rivolgendosi alle interessate ha esclamato: «tornate qui il 7 luglio». Trattandosi di una vaccinazione che, a detta dei medici, non viene segnata a tutti i bambini, il tempo di attesa sembrava eccessivo.

Alla richiesta se era possibile una data precedente, la risposta è stata disarmante: «secondo il protocollo, l’ambulatorio non può effettuare più di dieci vaccinazioni al giorno».

A “microfono spento”, la dottoressa addetta alle vaccinazioni ha esternato commenti sdegnati, concordando sulla assurdità di un metodo che penalizza gli utenti e mortifica i dipendenti.