Non se la sente di fare la differenziata. Ha più di novantanni e proprio non riesce a cambiare mentalità, nonostante sia sveglia e capace di badare a se stessa. Così è finita anche lei nei controlli fortemente voluti dall’assessore all’ambiente Riccardo Consales, incappando in una multa. Insieme a tanti altri residenti che proprio non digeriscono l’abitudine di dividere i rifiuti casalinghi e gettarli, nei giorni stabiliti, all’interno degli appositi contenitori.

La vecchietta, in particolare, aveva escogitato un sistema quasi infallibile. Ha gettato l’immondizia nei carrellati di un altro condominio. Uno stratagemma che avrebbe potuto non destare sospetti. Peccato, però, che anche lì c’erano residenti “svogliati” e la zona era attenzionata dagli ispettori ambientali e dai vigili urbani. Così, spulciando tra i rifiuti, una volta aperte le buste, si è trovata una bolletta con il nome e cognome dell’anziana donna. E per lei è fioccata la multa.

Analoga sorte per tante altre famiglie in via Vespucci, piazza San Giovanni, via Leonardo da Vinci e via Capocci. In questi casi, l’area rifiuti nei diversi condomini si trovava sepolta da immondizia indifferenziata e, nonostante vari ammonimenti, è stato necessario l’intervento degli ispettori a caccia dei furbetti. Impossibile sfuggire ai controlli serrati messi in piedi. Bollette, carte intestate, documenti diventano spesso una prova inconfutabile per bussare alla porta dei responsabili e presentare il “conto”. Le multe, anche stavolta, sono state diverse, come pure tanti sono stati i condomini che hanno avuto l’ennesimo avviso a mettersi in regola prima di procedere con le “maniere forti”.

È difficile che gli ispettori non riescano a risalire all’identità di chi non vuol saperne di fare la differenziata, anche in pieno centro urbano. E in un caso, mentre gli ispettori frugavano tra i rifiuti indifferenziati, hanno trovato alcuni quaderni con tanto di nome, cognome e classe frequentata dai bambini. Il passo successivo? Citofonare ai genitori e consegnare loro la sanzione, con la speranza che abbiamo imparato la “lezione”!