Lâennesimo incidente avvenuto a Tecchiena giovedì sera rilancia drammaticamente il dibattito sulla sicurezza della strada regionale 155. Partiamo dai fatti: due giorni fa, verso le 22, due auto si sono scontrate all'altezza del semaforo, per fortuna senza gravi conseguenze. Un episodio che ha subito richiamato alla memoria quanto successo nelle settimane addietro, ossia il sinistro che ha portato alla tragica morte di Eugenio Rapone.
Il comitato di quartiere di Cavariccio ha parlato di mera casualità se non ci sono state vittime, ma ha invitato il Comune a non abbassare la guardia e a prendere in considerazione l'adozione di nuovi strumenti che regolino la viabilità attorno all'incrocio. L'idea, già espressa più volte, è quella di realizzare una sorta di rotatoria che aumenti la scorrevolezza del traffico e il livello di sicurezza dellâincrocio. Sussistono, a quanto pare, ostacoli di natura tecnica e burocratica, ma il comitato, prendendo spunto da quanto accaduto solo poche ore fa, ribadisce che non bisogna indugiare ulteriormente. In effetti, il traffico è lievitato negli anni e ripensare la mobilità nella zona, con numerose abitazioni e negozi nei pressi, non è esercizio sterile.
Il tema, sebbene importante, ancora non è entrato nel confronto elettorale delle comunali del 5 giugno, ma va da sé che si impone una seria riflessione che riguardi le condizioni delle nostre strade, in particolare della 155, la più lunga e importante. Le dinamiche e le responsabilità degli ultimi incidenti sono tutte differenti tra di loro, ma questo non dovrebbe impedire di alzare il grado di sicurezza studiando i dispositivi migliori per consentire un corretto flusso delle auto da e per Alatri. Senza attendere altre disgrazie.