Una bandiera con una svastica fuori dal balcone di casa. Ed è subito polemica. Tante le segnalazioni di residenti di Belmonte Castello sbigottiti nel vedere - e non sarebbe a loro dire neppure l’unica volta - una bandiera nazista sventolare sotto il portico di un loro concittadino come fosse una normale coperta stesa al sole. Quella croce uncinata, divenuta da simbolo augurale dei nativi americani pieno emblema dell’ideologia nazista, non smette di far discutere neppure per un momento.

E non solo quando appare su abiti di persone più o meno note come la regina d’Olanda, Máxima Zorreguieta, che nella sua visita a Norimberga indossò un cappotto con simboli riferibili alla croce uncinata; oppure come la “Elena Braun” di Brescia (pseudonimo scelto dalla stessa camerata bresciana) che di recente ha preso parte ad un concerto nazi con tanto di maglietta a tema per poi essere cancellata persino da Facebook dopo il selfie “incriminato”. Quando la questione interessa una comunità coesa e intima come quella di Belmonte diviene presto di dominio pubblico, tanto da interessare persino i carabinieri della locale Stazione, della Compagnia di Cassino, allertati per un sopralluogo. E mentre i militari intervenuti a seguito di diverse segnalazioni stanno vagliando la posizione del proprietario della bandiera e la possibilità o meno che si configuri un’ipotesi di reato, l’intera comunità si interroga su un gesto che assume di certo un valore ancor più importante se si pensa alla valenza storica di un territorio martire, certo non per vocazione, ma per la Pace.