Il mercato del piacere a pagamento nel Cassinate non ammette flessioni. Nonostante le misure comminate alle lucciole, le continue incursioni da parte delle forze dell’ordine e l’aumento degli esposti da parte dei residenti di Villa Santa Lucia, la richiesta di prestazioni a pagamento non accenna a diminuire. I volti della trasgressione sono, nel Cassinate, sono quelli di giovani donne,soprattutto dell’Est Europeo.

E l’offensiva per contrastare il fenomeno è divenuta una vera lotta senza quartiere. Non è di certo un caso che, ad esempio, il sindaco di Villa Santa Lucia, Antonio Iannarelli, abbia deciso di “mostrare i denti”: «A giorni chiuderemo una stradina (una traversa di via Ceresio) per limitare un fenomeno che non conosce crisi. Sempre più numerose, infatti, le lamentele per spettacoli indecenti. Continue le segnalazioni da parte di residenti e di anziani, nonchè di clienti di alcune attività di ristorazione che insistono in questa zona per comportamenti censurabili addirittura in pieno giorno. Anche per questo stiamo provvedendo a ripulire dalla vegetazione alcuni “angoli hot” sperando così di dissuadere sia clienti che prostitute».

Blitz ed esposti

Fondamentale l’intervento costante di carabinieri e polizia. I blitz degli agenti del Commissariato si intrecciano agli accessi frenetici dei carabinieri di Cassino che mettono in campo mirate azioni per contrastare un fenomeno di per sè non perseguibile (se non legato allo sfruttamento), ma socialmente biasimevole. Tanto da indurre i cittadini costretti ad assistere ad adescamenti in piena regola su una delle strade più trafficate della zona, che serve il cuore produttivo del Basso Lazio, a rivolgersi alle competenti autorità. Nel novembre scorso i residenti di via Sacchi e via Gaetani (a Villa Santa Lucia) e quelli di Cassino hanno presentato l’ennesimo esposto attraverso l’avvocato Grazia Maria Sacco chiedendo maggiori pattugliamenti in un’area divenuta pericolosa, con sporcizia di ogni genere.

«A volte i rapporti sessuali vengono consumati in pieno giorno, sotto gli occhi di tutti» hanno raccontato alcuni residenti. Le fasce orarie predilette sembrerebbero tre: quella delle 13, delle 17 e tra le 22 e le 23. Orari in cui solitamente gli operai terminano i turni. Ma i clienti sono anche anziani dell’hinterland e insospettabili pendolari del sesso a pagamento che raggiungono Cassino persino da fuori regione.

Bloccare i clienti prima di tutto

Per debellare il fenomeno occorre attaccare i clienti. «L’impegno da parte della polizia, ma anche dei carabinieri a Frosinone come a Cassino, dove il fenomeno è particolarmente importante, è sempre più forte. Identifichiamo e allontaniamo prostitute ogni giorno, perseguendo eventuali forme di sfruttamento. Con massima attenzione per i clienti, per esempio attraverso misure previste dal Codice della Strada. L’attenzione è massima» ha sottolineato il questore di Frosinone, Filippo Santarelli.

E i risultati si vedono. Oltre alla valanga di denunce nei confronti di lucciole e trans, in più occasioni sono scattate le manette ai polsi degli sfruttatori. A Cassino, solo per citare l’ultimo caso dello scorso mese di febbraio, i carabinieri hanno arrestato un ventisettenne romeno ritenuto il tassista delle lucciole.