Invalido sul lavoro, dopo cinque anni non è stato ancora risarcito. La storia di Lorenzo Palombi è finita ieri su Canale5 a “L’indignato speciale”. Un brutto incidente nel 2011 ha letteralmente cambiato la vita del giovane operaio monticiano, costretto oggi a casa con una pensione di 800 euro e una famiglia da mantenere.

La storia di Lorenzo Palombi ha davvero dell’assurdo. Era il 3 giugno del 2011 quando allora trentenne rimase vittima di un tragico incidente mentre era su un cantiere a Roma. All’improvviso gli caddero addosso enormi tubi di acciaio, volati accidentalmente dal terzo piano di una palazzina in costruzione. Quei tubi lo presero in pieno.

Del brutto incidente, l’ormai ex operaio ricorda poco o niente, solo che si svegliò in una stanza di ospedale con danni permanenti e irreversibili. Nei mesi successivi, Lorenzo dovette sottoporsi a costose terapie e visite mediche.

Nel frattempo, perse il lavoro. Visto il grave infortunio (con un’invalidità del 100%), l’Inail gli riconobbe una pensione di circa 800 euro al mese. Ma oltre al danno, la beffa. Dopo cinque anni, Lorenzo è ancora alle prese con le aule di tribunale. Nonostante, infatti, una sentenza del 2014 che gli ha dato ragione sul risarcimento, l’assicurazione non ha ancora pagato.

«Con la pensione di invalidità non riesco a fare nulla - ha raccontato Lorenzo - Purtroppo, nonostante il riconoscimento da parte dell’Inail e una sentenza del tribunale, non ho avuto ancora alcun risarcimento. I legali dell’assicurazione continuano a chiedermi visite e cartelle cliniche che ho già consegnato. Evidentemente per loro le sentenze non contano».

Lorenzo vorrebbe raggiungere sua moglie e suo figlio che da tre anni vivono in Sud America, ma non può farlo senza prima aver chiuso l’intera vicenda. Si è così rivolto alla trasmissione del Tg5 condotta da Andrea Pamparana ,andata in onda proprio ieri (servizio di Maria Luisa Cocozza), nella speranza di ottenere aiuto. Il prossimo 22 giugno si terrà l’ennesima udienza per il pagamento… sperando che stavolta sia quella decisiva.