Ore di tensione questa mattina in una vecchia scuola in disuso di via Cervona, occupata improvvisamente da una famiglia disperata e prossima allo sfratto. 

Tutto è iniziato molto presto, alle prime luci dell’alba, quando la coppia è entrata nell’edificio con uno dei loro figli al seguito, ha piazzato dei cuscini per terra e un divano, accampandosi così nell’ex scuola. Sul posto, allertati da alcuni residenti della zona, sono arrivati i Carabinieri di Torrice per verificare cosa stesse accadendo. Presenti anche i volontari dell’associazione “Asia”. Sulle prime il padre ha spiegato a tutti che la sua famiglia non si sarebbe mossa da lì. Poi una paziente trattativa lo ha convinto a desistere. Ha infatti accettato quello che il Comune gli aveva già offerto, ovvero un ricovero provvisorio in un appartamento reperito in territorio di Ceccano.

La vicenda, e soprattutto l’intervento dell’associazione “Asia” al fianco degli occupanti, ha mandato su tutte le furie il sindaco Alessia Savo, che in una nota definisce l’episodio «sconcertante», ribadendo che il Comune aveva trovato una soluzione e censurando pesantemente l’Associazione Inquilini e Abitanti «che ha posto le sue bandiere nell’edificio non si sa per quale “trionfo”». La Savo rincara la dose parlando di «sciacallaggio» sulle difficoltà altrui e di istigazione a compiere reati, senza curarsi «delle conseguenze che un gesto del genere poteva provocare o provocherà a quegli inermi cittadini».

Non solo. Il primo cittadino  assicura: «La cosa non finirà qui. Chi ha istigato può star certo che verrà perseguito, avendo raccolto numerose testimonianze in merito». Infine Alessia Savo ringrazia la Polizia locale, i servizi sociali del Comune e i Carabinieri.