Migliorano le condizioni di salute dell'ex sindaco di Ceprano Antonio Ignagni che venerdì scorso è rimasto coinvolto in un incidente sull'A1 unitamente alla donna che viaggiava con lui, la 47enne Tetyana Kushta, purtroppo deceduta a seguito dell'impatto del mezzo con un tir.

Ignagni resta ricoverato presso l'ospedale di Sarno dove è stato trasportato dopo il sinistro, di cui si sta ricostruendo la dinamica, verificatosi mentre percorreva la Salerno-Caserta in direzione nord. Il 67enne ha riportato un trauma cranico, fratture alle costole e contusioni, ma è  fuori pericolo e comunque lentamente si sta riprendendo. Resta comunque lo shock della tragedia visto che la Kushta, che sedeva al suo fianco, ha perso la vita a seguito del violento impatto.

Ieri in piazza non si parlava d'altro, del resto Antonio Ignagni è conosciuto sia per i suoi trascorsi politico-amministrativi che per la sua partecipazione alla vita del paese. Si tratta infatti di un “uomo di piazza”, un volto noto, con tantissimi amici.

Sicuramente la notizia del miglioramento delle condizioni dell'ex sindaco ha confortato tutti, resta la tragedia del decesso della 47enne che, pur non essendo conosciuta in città, comunque è venuta a mancare così tragicamente.

La notizia ha generato grande tristezza in città; fatti del genere e scomparse premature lasciano sempre amarezza e dolore. Si parla molto dell'accaduto, ma a voce bassa; d’altronde quando le strade si macchiano di sangue ogni commento è superfluo.

Antonio Ignagni, sindaco di Ceprano negli anni Ottanta, persona di compagnia, molto socievole, è fortunatamente uscito vivo dal pauroso incidente di Sarno sebbene abbia riportato fratture varie e diversi traumi. Ben altra sorte è toccata alla 47enne chi viaggiava con lui per la quale nulla hanno potuto fare i soccorritori.

Della triste notizia discutevano in tanti ieri in città, da una parte confortati dalle notizie rassicuranti circa il miglioramento dello stato di salute dell'ex sindaco Ignagni, dall'altra sconcertati per la morte della donna. Purtroppo il destino a volte riserva prove difficili o, come nel caso di Tetyana Kushta, insuperabili.