Altro che assunzioni. In Fiat ora si arriva a parlare addirittura di esuberi. Temporanei, ma pur sempre esuberi. È quanto c’è scritto nell’accordo tra azienda e sindacati circa i contratti di solidarietà che scatteranno dal 9 maggio di quest’anno, fino all’8 maggio del 2017.I Cds si sono resi necessari in quanto Fca, dopo aver fatto tre anni di cassa integrazione ordinaria, e due di straordinaria (che scadranno proprio l’8 maggio di quest’anno) non può più ricorrere alla cassa integrazione.

Con i contratti di solidarietà l’azienda alleggerisce invece il lavoro degli operai i quali da maggio di quest’ anno, a maggio del prossimo anno, lavoreranno per un minimo del 30%, a un massimo del 45%, a seconda di quelle che saranno le esigenze. Giulia, la berlina del biscione chiamata a risollevare le sorti di Alfa Romeo e dello stabilimento di Piedimonte San Germano che produce le vetture del prestigioso marchio, ancora tarda ad avviare la salita produttiva anche se dal 15 aprile sarà ordinabile e tra un paio di mesi sarà sul mercato europeo, e subito dopo l’estate su quello americano. Questa è la road map fissata da Marchionne: in attesa che Giulia prima, e il Suv poi, conquistino il mercato facendo sì che tutti i lavoratori possano rientrare in fabbrica entro fine anno, per procedere a nuove assunzioni nel 2017, l’azienda ha quindi attivato i contratti di solidarietà non appena, l’8 maggio, scadrà la cassa integrazione. Fim, Fismic, Ugl e Uilm hanno siglato l’intesa, mentre la Fiom - che pure l’anno scorso in Regione aveva accordato la cassa integrazione, ha rispedito la proposta al mittente.

«Nel testo -hanno spiegato ieri dopo la riunione il coordinatore nazionale De Palma, il segretario provinciale Gatti e l’Rsa Guerino Ventre - ci si dice che ci sono 1.736 operai in più: si tratta cioè di esuberi temporanei. Avevamo chiesto che ogni lavoratore lavorasse almeno per il 50%, mentre la soglia massima è fissata al 45%. L’anno scorso abbiamo siglato l’intesa perché ci era stato promesso che quest’anno si sarebbero esauriti gli ammortizzatori sociali e gli operai sarebbero rientrati in fabbrica, visto che a giugno sarebbe dovuto partire il Suv, e la Giulia a quest’ora doveva stare sul mercato già da sei mesi. Siamo invece nella situazione in cui si producono 10 Giulia al giorno e discutiamo i contratti di solidarietà: invitiamo tutti i colleghi delle altre sigle a riflettere su ciò».