Niente aumenti per le aliquote e le tariffe fissate dal Comune per questâanno. E considerando che la Tasi sulla prima casa non câè più, i contribuenti ceccanesi possono tirare un sospiro di sollievo: pagheranno meno rispetto al 2015.
Nei giorni scorsi la Giunta ha varato allâunanimità la âmanovra tariffaria 2016â.Â
Con il differimento al 30 aprile prossimo dellâapprovazione del bilancio di previsione, i tecnici di Palazzo Antonelli hanno tirato le somme in calce al capitolo delle imposte comunali che ora lâesecutivo dovrà presentare in Consiglio per il via libera definitivo.
La novità più rilevante è lâabolizione della Tasi per lâabitazione principale, con la sola eccezione delle case di lusso che continueranno a varsarla. Câè anche lâesclusione dalle imposte immobiliari per i cosiddetti âimbullonatiâ. Inoltre, sempre contenuta nellâultima legge di stabilità (la Legge 208/2015), la disposizione che obbliga i Comuni a ridurre del 25% lâImu e la Tasi per gli immobili che vengono concessi in affitto con il regime del canone concordato. E poi i nuovi criteri per lâesenzione Imu sui terreni agricoli.Â
Per tutto il resto il quadro delle imposte comunali non cambia rispetto allâanno scorso. La Giunta Caligiore ha infatti deciso di non toccare le aliquote in vigore, raccogliendo lâespresso invito del Governo nazionale a sospendere eventuali aumenti di tributi e addizionali rispetto al 2015.
Perciò lâaliquota di base Imu resta allâ1,06% tranne che per le abitazioni principali classificate A1, A8 e A9 che pagano lo 0,40%; Immutata anche lâaliquota per i fabbricati concessi in uso gratuito ai familiari fino al terzo grado: 0,66%; infine gli immobili utilizzati a fini produttivi (categoria D) sono assoggettati a unâaliquota Imu dellâ1,06% (di cui solo lo 0,30% va al Comune).
Quanto allâIrpef, lâaddizionale comunale sui redditi rimane allo stesso livello del 2012, vale a dire a quota 0,80%. Tasse invariate, dunque, per questâanno. Mentre tutto il resto aumenta, è già una buona notizia.