Le ordinanze partono copiose da Palazzo Antonelli. Poi però non vengono eseguite e scattano le denunce alla Procura della Repubblica. Così a finirci in mezzo, suo malgrado, è anche il sindaco Caligiore. L'orientamento che l'amministrazione ha assunto sugli abusi edilizi è chiaro: niente sconti per nessuno nel segno del rispetto della legalità. Perciò dall'Ufficio urbanistica del Comune partono a raffica le ordinanze di demolizione. Si tratta in massima parte di piccoli abusi, talvolta di necessità, che tuttavia non hanno neanche lo straccio di un'autorizzazione. Grazie ai sopralluoghi della Polizia locale, negli ultimi giorni il Comune ha ordinato la demolizione di due tettoie con pilastri in legno e di una pensilina in vicolo Gizzi, nel centro storico; stesso ordine anche per una struttura in legno priva di copertura utilizzata come rimessa per gli attrezzi da giardino in via Due Cone. Il punto è che tra l'ordinanza e la demolizione può trascorrere un tempo indefinito. Come nel caso denunciato da un cittadino che abita in via Gramsci, alle prese da oltre un anno con un balconcino in metallo prospiciente la corte interna dell'edificio realizzato senza autorizzazione dalla sua vicina di casa. 

L'esposto risale all'inizio di marzo dell'anno scorso: i vigili urbani accertarono l'irregolarità del balconcino e a metà aprile scattò l'ordinanza di demolizione firmata dall'allora responsabile del servizio urbanistico Massimo Scappaticci. A maggio la sua vicina presentò delle controdeduzioni e a luglio la Polizia municipale rilevò che il balconcino non era stato demolito. A settembre l’uomo tornò alla carica scrivendo al sindaco Caligiore appena insediato e con una nuova richiesta di accesso agli atti, stavolta negata. Nei giorni scorsi l’epilogo giudiziario: il balconcino è ancora lì e lui ha denunciato il sindaco e il dirigente dell’Urbanistica Frank Ruggiero per omissione d’atti d’ufficio. Caligiore si stupisce della denuncia e spiega perché il manufatto è ancora al suo posto: "L’amministrazione ha notificato l'ordinanza di demolizione, che resta in vigore, ma la controparte ha fornito nuove documentazioni e certificazioni che gli uffici stanno vagliando".