La pratica dell’evasione fiscale è assai diffusa in provincia di Frosinone e ad essa si accompagnano, troppo spesso, fenomeni fraudolenti che caratterizzano forme più gravi di criminalità economica. Due numeri a titolo esemplificativo sono stati evidenziati dal comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Roberto Piccinini: nel 2015 sono risultate completamente sconosciute al fisco 122 persone e 126 sono state denunciate per reati tributari.

L’aspetto che più preoccupa è che in questi casi, al di là della gravità dei reati, si sottraggono al territorio risorse importanti per il suo rilancio e per il suo sviluppo. Va anche detto che la crisi economica, soprattutto negli ultimi anni sta “strangolando” numerosi imprenditori, ma allo stesso tempo per alcuni ha rappresentato un alibi per frodare il fisco e sottrarre risorse pubbliche.

Da un lato, quindi, imprenditori che hanno alienato parte del proprio patrimonio personale o familiare per creare la liquidità necessaria a garantire la vita dell’azienda e il mantenimento dell’occupazione, dall’altra chi ne ha approfittato attraverso falsi licenziamenti per ottenere ammortizzatori sociali, con i dipendenti costretti a lavorare in nero. Ma le minuziose indagini dei finanzieri hanno portato a individuare 122 soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al fisco e 20 datori di lavoro che hanno impiegato 74 dipendenti “in nero” e 60 lavoratori irregolari.

Le Fiamme gialle hanno sequestrato disponibilità patrimoniali e finanziarie, finalizzate alla successiva confisca di patrimoni equivalenti alle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per circa 7 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro per ulteriori 70 milioni attualmente in attesa di definizione innanzi le competenti autorità giudiziarie. L’attività degli uomini al comando del colonnello Piccinini si è basata su un’attenta selezione preventiva e mirata degli obiettivi, supportata dal ricorso alle oltre 40 banche dati e applicativi disponibili, da preventiva attività di intelligence e di controllo economico del territorio. Sono stati individuati casi di “frodi carosello”; creazione di società "cartiere” o fantasma; costituzione di crediti IVA fittizi ed indebita compensazione; oltre a casi di evasione fiscale internazionale.

Illegittime gestioni e sprechi di fondi pubblici

Nell’ambito degli accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti, sono stati segnalati sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici che hanno cagionato danni allo Stato per più di 20 milioni di euro e segnalati alla magistratura contabile 111 soggetti per connesse ipotesi di responsabilità erariale. Un anno proficuo della Finanza che ha rafforzato le capacità di sviluppare investigazioni incisive per contribuire a realizzare un “ambiente economico – finanziario” sempre più sicuro.

Esenzioni ticket sanitario: l’84% è irregolare

Effettuati 78 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sociali agevolate e per l’esenzione ticket sanitario. I finanzieri hanno riscontrato percentuali di irregolarità pari all’84% dei casi. Numerosi quindi i cittadini che hanno beneficiato dell’esenzione del ticket in base al proprio reddito, ma che dai controlli è risultata errata o non veritiera raggiungendo così un'alta percentuale.