L’amore per l’antico tradisce l’assessore alla pubblica istruzione Mario Sodani. Stanco di vedere nella sua stanza, al secondo piano di Palazzo Antonelli, un anonimo armadio bianco, ha pensato bene di prenderne uno direttamente dal Castello dei Conti, portando quello del suo ufficio di Palazzo Antonelli proprio al posto di quello prelevato nel maniero medievale.

Il trasloco, però, non è passato inosservato né ai dipendenti comunali né a chi frequenta abitualmente la Piazza e ha scatenato nel giro di poche ora un vero e proprio passaparola con battutine al vetriolo da parte dei più, ma anche indignazione da parte di chi ritiene che non si possano spostare mobili o altre suppellettili da un edificio storico senza nessun tipo di richiesta scritta motivata e approvata da chi ne ha l’autorità.

È palese che il mobile non è stato portato dall’assessore all’interno di un’abitazione di sua proprietà, ma appare altrettanto inusuale un trasloco del genere.

Non è dato sapere se l’attento assessore alla Cultura Stefano Gizzi sia stato messo al corrente dello spostamento dell’armadio, ma sicuramente dovrebbe adoperarsi per riportare il mobile nella sua sede originaria.