"La maggioranza c’è, è solida e andrà avanti compatta fino al termine della consiliatura". Così il capogruppo di Forza Italia Adriano Piacentini all’indomani del vertice convocato dal sindaco Nicola Ottaviani per fare il punto sulle delibere che approderanno in Consiglio comunale e sulla tenuta della coalizione che lo sostiene in vista della rotazione degli assessori, che vedrà rientrare in Giunta Riccardo Mastrangeli e Fabio Tagliaferri e uscire Francesco Trina e Ombretta Ceccarelli.

All’appello mancava al gran completo Frosinone nel cuore (contraria al passo indietro di Trina), oltre all’esponente di Impegno civico Pasquale Cirillo.

Lapidario il giudizio di Piacentini sulle assenze: "Chi non è presente non ha mai ragione. Questi atteggiamenti dirompenti non portano mai a nulla di buono. A certi aut aut non ci stiamo". Si mostra fiducioso, invece, sul fatto che si recupererà il rapporto con Impegno civico (Cirillo a parte, ormai vicino al Pd): "Masecchia, Mansueto e Savo hanno partecipato alla discussione sulle pratiche in maniera molto costruttiva, dimostrando grande senso di responsabilità. Al punto in cui siamo bisogna evitare i colpi di testa e pensare a lavorare bene gli ultimi 12 mesi che ci separano dal voto, che saranno il nostro biglietto da visita per la prossima campagna elettorale".

Di rispetto delle regole parla Impegno civico, che sul principio della rotazione, benché non abbia mai riguardato il gruppo, è chiaro e lancia un messaggio a Frosinone nel cuore: "Le regole vanno rispettate sempre e non solo quando portano guadagni".

Dal canto suo Marco Ferrara ribadisce la posizione della compagine che guida: "Francesco Trina non si tocca e non darà mai le dimissioni".  E sulla decisione di non partecipare all’incontro, aggiunge: "Era un’imboscata. Attendiamo di parlare con il sindaco, al quale ripeteremo ciò che abbiamo sempre sostenuto: il metodo della sostituzione degli assessori è sbagliato, soprattutto se lavorano bene e hanno consiglieri a sostenerli in Assise. Se Ottaviani deciderà di andare avanti dovrà essere lui a revocare le deleghe. A quel punto non ci sentiremo più legati e inizieremo a guardarci intorno per trovare un altro candidato a sindaco. Ci posizioneremo al centro e parleremo con tutti".