Indagini a tutto campo per risalire all'identità della banda che martedì scorso ha letteralmente “spogliato” il Convento dei Padri Carmelitani Scalzi. I Carabinieri analizzano impronte e valutano ogni elemento utile per risalire all'identità degli artefici del furto sacrilego. La notizia del clamoroso colpo ha lasciato increduli ed amareggiati tutti i cepranesi. L'intera comunità è stata depauperata di arredi sacri e della statua del Bambinello di Praga, un’opera lignea dell’Ottocento, che appartengono al sostrato religioso locale e che oltre ad avere un discreto valore economico, possiedono soprattutto un valore simbolico spirituale. Non a caso il Convento è scelto dalle giovani coppie per la celebrazione dei matrimoni; il Santuario infatti è accogliente e ricco di suppellettili che ora, però, non ci sono più. Dall'alto del colle su cui sorge, il Convento domina l'intero panorama cepranese, come a garantire una  sorta di protezione alla comunità; nella sua imponenza appare quasi invulnerabile ed invece una banda di ladri, con mezzi piuttosto rudimentali e utilizzando i materiali trovati nel cortile, si è introdotta nell'edificio ed ha fatto razzia di ogni bene di valore, per un valore complessivo di circa 50.000 euro. I recenti furti registrati sul territorio hanno minato la tranquillità dei cittadini. Dopo le banche, le attività commerciali e le classiche abitazioni, sono finiti nel mirino dei ladri anche gli edifici destinati al culto religioso, come per il colpo tentato alla Collegiata il giorno dopo quello che ha svuotato il magazzino della Caritas. Nel caso del santuario potrebbe trattarsi di un furto commissionati da collezionisti d’arte sacra, ma non è escluso che gli oggetti trafugati siano destinati ad essere squagliati per ricavarne oro e argento da rivendere. Ormai nelle abitazioni è difficile trovare gioielli e denaro sia perché la crisi è diffusa sia perché chi ne possiede non li tiene di certo in casa, quindi altri luoghi dove trovare valori rappresentano possibili  obiettivi per i ladri che agiscono senza scrupoli e senza troppe preoccupazioni. È ipotizzabile che i tre furti, di cui uno fallito, alla Caritas, alla Collegiata di Santa Maria Maggiore ed al Convento siano riconducibili agli stessi autori. I Carabinieri indagano a tutto campo: hanno intensificato i controlli sul territorio, i pattugliamenti vicino all'autostrada, in prossimità di obiettivi sensibili come le attività commerciali in  posizione isolata, vigilano su magazzini, banche, bar, ovunque i malviventi possano trovare denaro contante o valori.