Si sono ritrovati a Volterra in poco più di cento, anche se alla vigilia solo la metà aveva aderito all'invito del sindaco Marco Buselli. I primi cittadini provenienti da tutta Italia hanno ribadito insieme il loro fermo no alla fusione dei comuni con meno di 5000 abitanti e si sono impegnati a portare all'attenzione del Governo il sacrosanto diritto alla salute e quello agli altri servizi essenziali. Tra i sindaci erano presenti anche i primi cittadini e i rappresentanti di Alatri, Trivigliano, Vico nel Lazio e Torre Cajeatani, Giuseppe Morini, Ennio Quatrana, Franco Sabellico, Letizia Elementi e il consigliere alatrense Antonino Arcese. Dopo il corteo che ha sfilato nelle suggestive vie di Volterra, e che ha preceduto un flashmob, i sindaci hanno firmato un documento, approvato all'unanimità: una “Carta” in cui si ribadisce la contrarietà alla fusione di alcune autonomie locali.