Le indagini erano iniziate a seguito di alcuni furti perpetrati ai danni di esercizi commerciali della Valcomino, nei giorni tra il 13 e il 14 febbraio. In quella occasione, il minorenne egiziano, insieme ad un connazionale di 18 di anni, era stato individuato dai carabinieri risaliti ai due grazie ad una serie di elementi raccolti nel corso degli accertamenti. E i sospetti si sono rivelati fondati. Nell’alloggio in uso ai due dei giovani egiziani, infatti, i carabinieri di Atina hanno trovato una cospicua refurtiva: capi di abbigliamento, prodotti informatici (lettori mp3 – lettori mp4 – cuffie e caricatore per cellulari), oggetti di bigiotteria, 10 paia di occhiali da sole, flaconi e prodotti in uso a parrucchieri. Tutto il materiale rinvenuto è risultato asportata nei giorni precedenti ad alcuni commercianti locali, che ne avevano denunciato l’ammanco. Non solo. i carabinieri, nel corso degli accertamenti, hanno verificato anche che il sedicenne egiziano si era reso protagonista di un tentativo di rapina di un cellulare ai danni di una tredicenne di Atina. 
La ragazza, nel corso delle indagini, attraverso delle foto, ha riconosciuto in maniera inequivocabile che era lui l’autore del tentativo di rapina. I carabinieri hanno quindi inviato una informativa alla Procura per i minorenni di Roma che, condividendo appieno il lavoro svolto dai militari dell’Arma, ha chiesto e ottenuto dal gip dello steso tribunale l’ordinanza di custodia cautelare. Una misura resasi necessaria alla luce della reiterazione dei reati ad opera dell’egiziano che, sebbene la giovane età, è stato ritenuto dal tribunale un soggetto pericoloso, almeno per quanto riguarda i reati contro il patrimonio.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato poetato presso una comunità socio-educativa, così come disposto dall’autorità giudiziaria.