Lavori di bonifica dell'ex casello autostradale al palo: decoro e sicurezza restano incompiute. L'amministrazione del sindaco Galli, che si è ritrovata ad affrontare e risolvere la questione legata a quella degli usi civici per la realizzazione della terza corsia dell’A1, sta affrontando la delicata questione cercando di incrementare i vantaggi per il Comune.

Secondo un accordo siglato tra la precedente amministrazione e Società Autostrade nel 2013, era stata stabilita la quantificazione degli usi civici dovuti al Comune nel valore di 269 mila euro da trasformare in opere pubbliche; fra queste anche la bonifica dell'area dell'ex casello e la messa in sicurezza dell'innesto stradale di via Caragno modificato dopo lo spostamento più a Nord delle rampe di ingresso e uscita dell’autostrada.

L'accordo fra le parti, però, secondo una clausola prevista, avrebbe avuto seguito solo con il benestare della Regione. Quest'ultima ha invece reputato non legittima la proposta bloccando di fatto ogni intervento. A questo punto si è riaperta l'intera questione, come auspicato dall’amministrazione Galli, circa la rivalutazione degli usi civici. Mentre le cause sugli usi civici, aperte parecchi anni fa, stanno per giungere al termine, si è così riaperta la procedura con la quale l’amministrazione Galli, in accordo con la Società Autostrade che ora non ha potuto far altro che registrare il no della Regione Lazio, sta nominando un nuovo perito demaniale per rivalutare le somme dovute all'ente relativamente agli usi civici. Intanto, a otto anni dalla sua chiusura, l’area del vecchio casello non è stata bonificata così come l’innesto stradale di via Caragno attende ancora di essere messo in sicurezza.