La Banca Popolare del Frusinate vince il ricorso contro il Comune che dovrà ora versare circa cinquemila euro per le spese di giudizio. La somma verrà inserita nel bilancio 2016. Lâaffidamento della gestione del servizio di tesoreria comunale era stato affidato in principio ad unâaltra banca.
Proprio questâultimo istituto di credito aveva offerto, a detta del Comune, servizi vantaggiosi alla cittadinanza tali da determinarne la scelta. Decisione che la Banca Popolare del Frusinate, arrivata seconda, aveva impugnato presentando ricorso al Tar di Latina. Un cavillo, così lo ha definito lâamministrazione comunale, ha fatto sì che la Bpf si aggiudicasse la gestione definitiva del servizio comunale.
Il bando e il relativo ricorso dellâistituto di credito del frusinate aveva sollevato polemiche anche in sede di consiglio comunale. Era stato, infatti, il consigliere Marino Diamanti a mostrarsi titubante sulla vicenda, puntando il dito contro lâente che già in sede di affidamento del servizio avrebbe dovuto tener conto del rispetto di tutti i parametri definiti dal bando, onde evitare rivincite da parte di altri come poi in realtà è avvenuto.
Così, vista la sentenza del Tar di Latina relativa al ricorso presentato dalla Banca Popolare del Frusinate contro il Comune di Veroli, lâente soccombente è stato condannato al pagamento delle spese di giudizio di 4.500 euro circa a favore della Bpf, già compensate della somma di mille euro a titolo di contributo della Banca Popolare del Frusinate al Comune di Veroli per eventi culturali o sportivi. La spesa verrà inserita nel bilancio 2016.