Una situazione esplosiva, e purtroppo non è una novità . Ma nei prossimi mesi la vertenza lavoro per lâarea nord rischia di diventare veramente un quadro sociale drammatico. La lista delle crisi aziendali è ormai inarrestabile, con migliaia di famiglie in difficoltà e centinaia di queste che non avranno a breve più nemmeno lâesiguo introito di un ammortizzatore sociale.
Il caso Videocon
Ben 147 lavoratori a giugno scorso sono usciti dal sostegno degli ammortizzatori sociali, il 14 giugno diranno addio allâaiuto economico altri 352. «Chiediamo di affrontare questa emergenza - afferma Gino Rossi della Vertenza Lavoro Frusinate -stiamo parlando di tutti padri di famiglia e tra poche settimane queste persone, non avranno più nessun sussidio e sarà un dramma. Il nostro interlocutore è la Regione Lazio, non la Provincia o il Ministero. Lunedì ci sarà un incontro con i sindaci, che comunque è doveroso ribadire non hanno strumenti, sono già in difficoltà nella gestione delle loro amministrazioni. Poi il 9 ci sarà questo famoso incontro in Regione, dove vogliamo mandare sindaci e presidente della Provincia con un documento unitario, perché dalla Regione ci aspettiamo risposte immediate, il 14 giugno è dito lâangolo».
Eurozinco
La notizia dellâavvio di 75 licenziamenti pochi giorni fa presso lo stabilimento ha scatenato la dura reazione di Massimo Arilli, segretario provinciale Cisal Metalmeccanici. Lâ8 marzo ci sarà lâincontro tra la Società Eurozinco spa di Anagni e i sindacati. «La posizione della Cisal Metalmeccanici è chiara - afferma Arilli - posto che rispetto a 75 licenziamenti va ricercata ogni possibile alternativa, per salvaguardare i posti di lavoro. La Cisal ritiene la procedura di mobilità irricevibile e improcedibile. Per questo rivolgiamo un appello a tutte le sigle sindacali e alla Rsu di stabilimento, affinché si utilizzino tutti i giorni previsti dalla legge per esperire la procedura di mobilità ovvero 75 giorni, senza accorciatoie, coinvolgendo lâAssessorato al Lavoro della Regione, con lâobiettivo di trovare una soluzione ai 75 lavoratori e scongiurare i licenziamenti».
Terme di Fiuggi
Una vertenza che va avanti da mesi e che ora sembra essere arrivata agli sgoccioli. Dopo le âfumate nereâ negli incontri scorsi, è stato riconvocato per giovedì 10 marzo presso la Regione Lazio, Ufficio Politiche del Lavoro, il tavolo sindacale, per discutere nel merito della procedura di licenziamento aperta nei giorni scorsi dalla Soc. Atf, gestore dei complessi termali ed interamente controllata dal Comune di Fiuggi, e che interesserà 34 lavoratori con contratto a tempo indeterminato sui 47 presenti. Alla luce dei fatti sulla scorta anche degli esiti delle serrate trattative in corso in sede aziendale, con ogni probabilità , giovedì prossimo si registrerà un mancato accordo tra le parti. Se a questo elenco si aggiunge la vicenda Sistema Compositi, Marangoni e chi più ne ha ne metta, allora si può parlare per lâarea nord di un quadro desolante e drammatico sul fronte lavoro. Che oggi pare non esserci più!