Il provvedimento arriva a quattro mesi dalla terribile esplosione che ha raso al suolo la villetta di via Armando Diaz 53 provocando la morte del 74enne Domenico Spagnoli. Tutta l'area coinvolta dalla deflagrazione è stata dichiarata inagibile dall'Ufficio tecnico del Comune dopo la chiusura delle indagini e il conseguente rapporto stilato dai vigili del fuoco di Frosinone. La tragedia avvenne all'alba del 16 ottobre quando probabilmente l'ex bancario, da qualche anno in pensione, accese la luce innescando l'esplosione nella stanza satura di gas metano. Il povero Spagnoli rimase ustionato gravemente e morì cinque giorni dopo il suo ricovero al sant'Eugenio di Roma in condizioni disperate per le gravi ustioni riportate. Dopo aver ultimato le operazioni di messa in sicurezza delle macerie, i vigili di fuoco hanno provveduto a verificare tutta l'area circostante, compresi gli edifici più vicini investiti dall'esplosione, rilevando in particolare il danneggiamento di un portico in legno attiguo alla casa di Spagnoli e danni all'intonaco delle pareti della stessa abitazione prospiciente a quella saltata in aria.

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