Nuovi sviluppi nel caso di Teresa Carinci, 66 anni, moglie dellâimprenditore dei trasporti Alfonso Toti, deceduta nel luglio scorso a seguito di un intervento di policistectomia. In questi giorni câè stato un incontro tra i periti per le verifiche sul resettore unicolare, il macchinario sottoposto a sequestro, per comprendere se ci sia stata anomalia o malfunzionamento, come sostiene Natalino Guerrieri, il legale che sta rappresentando il medico indagato.
Dopo il deposito della perizia medica richiesta dalla procura ed effettuata dal medico legale dottoressa Maria Viglialoro, dove si parlerebbe di un errore reiterato, si è disposto un successivo accertamento sul macchinario necessario sia per la difesa - che esclude lâerrore umano - sia per lâaccusa che potrebbe eventualmente indagare altre persone oltre al medico già indagato. Tutte le parti hanno nominato un proprio consulente tecnico e si dovranno rivedere nuovamente per altri accertamenti sul macchinario.
La morte di Teresa Carinci aveva destato una profonda commozione a Ceccano dove la donna viveva e dove la famiglia è molto conosciuta. Il giorno dei funerali la collegiata di San Giovanni Battista era stracolma di gente commossa. Toccherà ora ai giudici stabilire come andarono effettivamente i fatti in quel tragico giorno in cui la donna entrò in sala operatoria per quello che doveva essere un semplice intervento di routine.
Da quellâintervento, secondo le testimonianze dei famigliari, Teresa non si è più svegliata. Col passare delle ore le sue condizioni si sarebbero aggravate sempre di più fino al decesso. I familiari della donna avevano subito presentato un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere di accertare quanto accaduto in quelle ore al Fabrizio Spaziani. I parenti ritengono che la donna potesse essere salvata, da qui lâincarico affidato allâavvocato Vittorio Perlini di seguire le indagini.