Non si ferma all'alt dei carabinieri. Forza il posto di blocco organizzato lungo la S.R.155 per Fiuggi all'altezza di Tecchiena di Alatri e fugge via a folle velocità inseguito dalla pattuglia dei militari che lo tallonano da vicino a sirene spiegate. Entra dentro Frosinone ma poi, dopo aver percorso circa 15 chilometri, perde il controllo della sua auto e si schianta contro un muro in cemento. Incurante del dolore e delle ferite riportate nell'urto, scende dalla macchina e prosegue la sua folle fuga a piedi lungo le strade del Capoluogo. Infine, viene raggiunto dai carabinieri ma, non pago, si scaglia violentemente contro i militari che tentavano di bloccarlo. Protagonisti della fuga e dell'inseguimento da Far West, verificatosi nella notte tra martedì e oggi, sono stati un 35enne residente a Frosinone, già noto alle forze dell'ordine, e i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Alatri. 

Una volta bloccato il fuggitivo, i militari hanno quindi proceduto alla perquisizione della sua auto, nella quale hanno trovato una bottiglia di plastica, di quelle di uso comune dell'acqua minerale, utilizzata per il consumo di stupefacenti del tipo, pericolosissimo, chiamato "crack". Una sostanza che, assunta tramite una tecnica molto sofisticata tramite le bottiglie di plastica e attraverso inalazione dei fumi, decuplica i propri effetti provocando uno stato di alterazione psico-fisico devastante per gli assuntori. Alla luce di tale scoperta, il 35enne è stato condotto in ospedale per essere sottoposto ad accertamenti sanitari, dai quali è emersa la sua positività proprio al "crack". Insomma, l'uomo si era drogato, subito dopo si era messo alla guida dell'auto e alla vista dei carabinieri, avendo coscienza del suo stato, ha tentato di fuggire via.

Gli è però andata male e così per lui sono scattati prima una denuncia alle autorità competenti per guida sotto l’effetto di stupefacenti e guida senza patente, poiché revocata, e, soprattutto, le manette per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. Al termine delle formalità di rito, il 35enne è stato quindi condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.