Un territorio ricco di memoria storica e testimonianze archeologiche. Nuovi ritrovamenti di interessanti reperti, si ipotizza risalenti ad epoca romana o addirittura precedente, sono venuti alla luce a seguito di lavori agricoli in un terreno situato in una zona periferica del territorio comunale. Si tratta soprattutto di «anse, fondi di anfore, bordi di vasi, di parti di tegole squadrate e laterizi vari presumibilmente provenienti da resti di tombe o di insediamenti abitativi di campagna».

Proprio sul luogo del ritrovamento, nei giorni scorsi, il consigliere delegato alla cultura e presidente del consiglio comunale Sergio Proia, accompagnato tra gli altri dal presidente della protezione civile “San Barbara”, Vittorio Casciano, hanno effettuato un sopralluogo insieme al professor Angelo Nicosia, studioso esperto di storia e di archeologia, già direttore del Museo di Aquino e attualmente curatore della rivista “Quaderni Coldragonesi”. I reperti, per ora, dopo essere stati catalogati, sono custoditi nella sede municipale ma si è in attesa di programmare uno studio più approfondito.

Il precedente

Restando in tema di ritrovamenti archeologici va ricordato che, circa un anno fa, sempre nel territorio comunale di Fontana Liri e precisamente nella zona di Chiaiaromana –Quicquari, erano stati rinvenuti altri reperti romani, che gli studiosi hanno attribuito al terzo/quarto secolo dopo Cristo. Con quelli attuali si tratta quindi di ritrovamenti molto importanti per il comune di Fontana Liri perché indicativi di come il territorio sia stato abitato, in diverse zone, già in epoca romana e preromana.

«Sarebbe auspicabile, a questo punto, - concludono quelli del Pd cittadino - l’intervento della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio per effettuare indagini più approfondite sul nostro territorio». E chissà che, mettendo insieme i diversi reperti, non si possa allestire una sala museale dove condurre i ragazzi delle scuole per far riscoprire la piccola grande storia fontanese.