Incredibile scoperta all’interno della Casa Circondariale di Frosinone. "Il personale di Polizia Penitenziaria del Reparto colloqui ha trovato una telecamera abilmente nascosta all'interno di una scatola elettrica utile a spiare, evidentemente, lo stesso personale di Polizia Penitenziaria addetto al controllo pacchi famiglia". La denuncia è del sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.

Spiega Donato Capece, segretario generale del Sappe: "I colleghi si sono accorti che la cassetta elettrica era chiusa male e, nel sistemarla, hanno fatto lo sconcertante rinvenimento. Una cosa assurda, palesemente illegittima ed illegale. Direttore e comandante hanno detto di non saperne nulla e dunque i colleghi hanno sequestrato e smontato il tutto. Trovo questa una cosa gravissima, tanto che mi appello al Ministro della Giustizia ed al Garante della Privacy perché adottino, ognuno per quanto di competenza, i provvedimenti di competenza. Chi l’ha messa, quella telecamera? A cosa e a chi serviva? Di certo, la sicurezza interna e degli operatori è stata messa seriamente a rischio ed è necessaria una immediata ispezione che chiarisca tutto quel che è accaduto. Si tenga conto che sono tantissimi i detenuti ad Alta Sicurezza ristretti a Frosinone”.

Nei giorni scorsi il Sappe aveva denunciato le gravi criticità del carcere di Frosinone: “Le istituzioni si dovrebbero vergognare per come vengono trattati i poliziotti in carcere e per le pessime condizioni nelle quali sono costretti a lavorare”, avevano evidenziato i dirigenti del Sappe di Frosinone Franco D’Ascenzi e Piero Pennacchia. “Il degrado è vergognoso, ancor più se si pensa che il carcere è una istituzione dello Stato. Per i poliziotti in servizio nelle sezioni detentive mancano adeguati servizi igienici, non c’è acqua calda, i rubinetti sono rotti, gli scarichi non funzionano, i lavandini sono color ruggine, sul pavimento c’è acqua stagnante conseguenza di tubature rotte. C’è da vergognarsi a far stare 24 ore al giorno i poliziotti in queste situazioni. La direzione, che è da tempo a conoscenza di questo inaccettabile degrado, aveva assicurato che si sarebbe intervenuti contestualmente ai lavori di ristrutturazione per le docce e le celle dei detenuti. Ma i lavori per loro sono stati fatti ma per gli agenti no. Agenti, va detto, che non hanno nel posto di servizio neppure gli arredi necessari, tanto che sono costretti a prendere le sedie in plastica nella sala socialità dei detenuti per potersi sedere. E di fronte a tutto questo, che va avanti da tempo immemore, sconcerta l’indifferenza anche del Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria, che dovrebbe essere il primo ad assumere immediati provvedimenti per la tutela del “suo” personale…”.

"Ora, persino una telecamera nascosta nel Reparto Colloqui conferma che quello di Frosinone è un carcere nel quale troppe sono le cose che non vanno…"